Quanto è importante la preparazione atletica?

Quanto è importante la preparazione atletica per un professionista?

La mia risposta è: Tantissimo!

Il golf è ormai diventato da tanti anni uno sport molto fisico.

Una tendenza iniziata con il magico Tiger Woods, rimodellata da Rory Mcilroy ed invece portata su un livello superiore da Bryson DeChambeau. 

Il primo pensiero che può saltare alla mente quando si pensa ad un giocatore palestrato è la distanza, ma in realtà è molto più di così.

Io per esempio ho iniziato un percorso con il mio preparatore atletico, Leonardo Zanardi, da poco più di un anno ed i benefici che sto avendo vanno ben oltre la distanza.

Ovviamente l’aumento di peso, forza ed elasticità hanno corrisposto ad un incremento di potenza di fuoco, però è un risultato che ho ottenuto dopo oltre un anno di “sudore”.

Ad oggi con il drive sono passato da 110 miglia a 115, un bel balzo! 

Ho iniziato a fare preparazione più seriamente perchè prima di tutto non mi piacevo fisicamente ed ero perennemente stanco.

Ero lento, poco reattivo ed avevo una percezione dei movimenti veramente bassa.

Dunque ho fatto all-in ed ho iniziato a fare un lavoro un po’ diverso dalla pesistica vera e propria, dedicandomi a dei circuiti di  Cross-Fit uniti al sollevamento pesi.

E’ una mescolanza di discipline che adoro perchè non passo ore ed ore chiuso in palestra bensì un periodo compreso tra i 35-60 minuti per ogni seduta ad alta intensità.

Quello che adoro nel sollevamento pesi è la quantità di tecnica richiesta per poter eseguire un movimento che all’apparenza sembra banale.

Malato di tecnica quale sono, ovviamente ho perso la testa; adoro la sfida di affinare i movimenti ogni volta che faccio una seduta.

Ho sempre pensato che imparare nuovi sport potesse danneggiare il mio golf, quando in realtà più ne imparo più aumenta la percezione del mio corpo e meglio gioco.

Molto buffo, infatti quasi quasi inizio a fare tutto il contrario di quello che penso, magari inizio a vincere qualche gara! 

Scherzi a parte, da quando sono in forma fisicamente sono molto meno stanco e come risultante riesco ad allenarmi molto di più.

La cosa più bella è finire ogni giro senza essere stanco e ciò mi permette di poter essere più lucido in situazioni critiche durante il giro.

Da non sottovalutare è stato anche l’apporto mentale che una preparazione atletica ben strutturata mi ha regalato: la resilienza.

La cattiveria di spingermi oltre a quello che penso possa essere il mio limite e dimostrare a me stesso ogni volta di potercela fare.

La voglia di ripetere un esercizio quando non mi viene.

 Vedere che a determinati sforzi corrisponde un determinato risultato e volerne ancora di più.

Ad un anno dall’inizio di questo nuovo percorso ho già aumentato di dieci chili il mio peso.

Entro la fine del 2022 ne vorrei aggiungere altri cinque.

L’unico lato negativo è stato dover imparare a convivere con qualche dolorino in giro per il corpo.

Garantisco però che una volta entrato nella routine degli allenamenti non me ne accorgo nemmeno più, anzi se non li ho mi sento strano.

“Mens sana in coropore sano” direi che è una citazione piuttosto accurata.

Nel dubbio spingi anche tu!

 


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