Pochi anni fa, tra le colline di South Pittsburg nel Tennessee, è nato un campo che è già tra più famosi e chiacchierati degli Stati Uniti.
Sin dai primi mesi dalla sua apertura, Sweetens Cove Golf Club è diventato una meta di pellegrinaggio per i golfisti americani, attratti dal passaparola e da una recensione sul New York Times che descriveva questo percorso come “le 9 buche più divertenti del continente”.
Questo campo infatti, disegnato e costruito da Rob Collins e Tad King, è riuscito a diventare una meta turistica e un business di successo avendo solo 9 buche. Sfidando tutte le convenzioni, è diventato una testimonianza del potere di una buona architettura e del mettere la qualità del golf e dell’esperienza golfistica prima di tutto.
Il campo è progettato in maniera estremamente strategica. I fairway sono larghi e permettono ai giocatori di attaccare le aste con strategie diverse, e i green molto grandi e pieni di ondulazioni permettono di avere due pin position contemporaneamente e di richiedere strategie diverse in base alla posizione della buca. I questo modo le stesse nove buche possono essere giocate innumerevoli volte senza mai annoiarsi.
A tutto ciò si aggiungono waste area naturali e bunker con la sponda costruita con traverse di legno che rendono il campo molto bello esteticamente, e nell’epoca dei social media aiutano ad attirare visitatori.
Secondo le recensioni dei visitatori, il segreto di Sweetens Cove è che in questo piccolo angolo di paradiso tutto è incentrato esclusivamente sul golf. La piccola club house è vicinissima al green della 9 e da qui si possono vedere molte buche, amplificando lo spirito di gruppo che lega tutti i golfisti e invogliando i visitatori a giocare qualche altra buca e a tornare periodicamente.
Sweetens Cove è uno dei più recenti, ma è solo uno dei molti esempi sparsi in giro per il mondo di campi da golf che, senza sfarzose clubhouse né piscine e spa, e anche senza avere le iconiche 18 buche, riesce ad attrarre golfisti solo per la qualità del golf.