The Park: una ricetta per rilanciare il golf

Spesso, quando qualcuno viene incuriosito dal golf e prova ad avvicinarsi a questo meraviglioso sport succedono due cose: o si viene introdotti ad un grande circolo, con un buon campo e quote sociali altissime per qualcuno che ancora non si è innamorato di  questo gioco, oppure, nella maggior parte dei casi, si arriva ad un piccolo circolo con costi più accessibili ma un campo con un disegno estremamente banale e una manutenzione discutibile.

Nonostante la varie difficoltà difficoltà nell’avvicinarsi al golf, ogni anno alcune persone iniziano a giocare, e mai come nel post-Covid il golf ha ripreso popolarità.

Ma cosa potrebbe succedere se un principiante si potesse avvicinare al golf in un campo con un disegno degno dei migliori percorsi al mondo, con costi bassi e programmi pensati specificamente per avvicinare bambini e neofiti al golf?

The Park

In un universo parallelo, ovvero il golf negli Stati Uniti, qualcuno ha provato a fare questo esperimento.

Nel 2019 un gruppo di investitori ha rilevato la gestione di un campo municipale in fallimento in Florida, vicino West Palm Beach. Questa zona è già piena di campi da golf, ma la maggior parte sono costosissimi country club privati e resort per turisti, e i pochi circoli municipali sono in pessime condizioni.

Il percorso quindi è stato rinnovato con una filosofia molto interessante. Con le parole di uno dei fondatori: “Se volessi far scoprire il sapore del caffè ad un amico che non ne ha mai bevuto, non proverei di certo a farlo con una tazza di caffè freddo e scadente, ma proverei a fargli bere un buon caffè. Perchè quindi nel golf ci ostiniamo a far iniziare i neofiti su percorsi banali e noiosi, con green tondi e piatti e fairway circondati di alberi, quando con una buona architettura il gioco può essere molto più divertente e avvincente?”

Con questa precisa filosofia l’architetto Gil Hanse ha progettato il nuovo The Park. Un campo pensato per stimolare tutti i livelli di gioco e per avere costi di manutenzioni bassi.

Il prodotto è un campo relativamente corto e senza rough, con fairway ampi e duri e green ondulati con forme irregolari, dove l’abilità più importante non è tirare la palla estremamente dritta, ma trovare l’angolo giusto per attaccare il green. 

Grazie alla natura strategica delle buche per un buon giocatore fare birdie risulta complicato, ma per un neofita è possibile divertirsi senza perdere palle e mettere una serie di X sullo score.

Tutto ciò ovviamente è integrato da un campo pratica di ultima generazione, un grande putting green che collega la clubhouse con il campo e un percorso pitch&putt con illuminazione notturna.

Il risultato

Dopo meno di un anno i risultati sono chiari: The Park è un successo, e il campo è pieno di giocatori di ogni età e abilità che camminano i fairway dalla mattina alla sera.

Ovviamente ciò ha a che fare anche con la gestione del club e con i progetti sociali avviati, come il programma per i caddie e le borse di studio per i ragazzi del posto.

I programmi per i giovani permettono a 60 ragazzi della zona giocare a golf gratuitamente, ed è stata costruita una nuova clubhouse dedicata esclusivamente a loro, permettendogli di poter studiare e giocare a golf nello stesso luogo.

Descrivere una formula del genere in poche righe è facile, ma forse per portare più persone a giocare a golf, coinvolgere la comunità e disegnare campi più divertenti e accessibili per tutti potrebbe essere un buon punto di partenza!


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