Volevo rendere omaggio a Luke Donald.

 

Volevo rendere omaggio a Luke Donald.

Si esatto. Volevo rendergli omaggio non solo per la vittoria, ma soprattutto per  essere stato un esempio, negli anni, di bel gioco, ma anche onestà, compostezza, generosità e disponibilità.

Lui che era stato scelto “in corsa” come guida della squadra per sostituire Henrik Stenson dopo la decisione dello svedese di entrare a far parte del LIV tour.

Sono felice che abbia vinto la Ryder Cup anche come capitano. Lo merita. Senza alcun dubbio.

Lo sanno anche i “suoi ragazzi” che hanno subito chiesto (nella conferenza immediatamente tenuta dopo la vittoria) la sua riconferma per la prossima sfida.

Io però non sapevo come premiarlo e allora ho pensato di dedicargli (ovviamente anche a Voi che mi leggete), la traduzione di una domanda che ha fatto commuovere entrambi quella sera.

Durante la conferenza stampa infatti, ad un certo punto, un giornalista, consapevole della perdita da parte di Donald di entrambi i genitori si rivolge a lui in questo modo:

 Cosa ti avrebbero detto i tuoi genitori?

La risposta in Italiano ve la lascio sotto questo video che ho isolato e sottotitolato.

Oltre alla sorpresa di Donald per una domanda così intima, traspaiono anche le doti di motivatore per la squadra e quanto questa motivazione possa arrivare da quelle persone che nella vita sono state, o sono tuttora, quelle maggiormente vicine.

Sì, ho avuto ottimi genitori.

Mi hanno sempre sostenuto, ma il golf non era tutto per loro. Hanno sempre creduto davvero in me, dandomi la possibilità di vivere una vita equilibrata,  dove poter giocare a golf, ma godendosi anche altre cose della vita.

Sarebbero molto orgogliosi di me, penso maggiormente non per il fatto che abbiamo vinto, ma più per il modo con il quale ho gestito il mio incarico di capitano.

Questa è una domanda strana. Non mi era mai stata fatta prima.

Non ho mai pensato alla risposta, ma sì, mi mancano, ovviamente mi mancano.

Mi sarebbe piaciuto condividere questo momento con loro.

Sai cosa? Penso che alcune delle cose di cui abbiamo parlato come gruppo siano davvero molto importante. Non solo giocare l’uno per l’altro, ma per quelli che significano di più per te.

Penso sia un messaggio molto potente, sai.

Ho fatto recapitare ai ragazzi alcuni video lunedì, riguardano alcune persone che significano molto per loro, un video di soli due minuti fatto per incoraggiarli.

Penso che sia questo il motivo per cui giochiamo sempre a questo gioco, non solo per noi stessi.

E’ questo ciò che rende la Ryder Cup così speciale, perché la giochiamo per quelle persone che significano così tanto per noi.

Certamente i miei genitori hanno significato molto per me e sì, sarebbero stati molto orgogliosi.


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