Giocare a golf nel qui e ora.

Giocare a golf nel qui e ora. Ti alleni ore e ore in campo pratica per rendere il tuo movimento il più ripetitivo possibile, lavorando sulla tecnica, sulla lettura del green, e su tutto ciò che ritieni utile per migliorare il tuo golf. Poi un giorno incontri qualcuno che ti racconta che, per avere prestazioni eccellenti, devi stare nel qui e ora.

Wow! Scoperto il trucco per vincere ogni gara: stare nel presente.

Ma cosa significa esattamente? E soprattutto, come si fa a stare nel presente?

I bambini sono maestri dello stare nel presente. Uno dei giochi che gli adulti fanno con i bambini, il “cucù”, stimola i neonati ad apprendere la permanenza degli oggetti (gli studi sono dello psicologo Jean Piajet). Fino a quel momento il neonato non conosce  passato e futuro.

Ogni bambino nasce conoscendo solo ed unicamente il presente e la sua felicità sta tutta nell’adesso.

Da questo si può concludere che i bambini vivono in stato di flow, quello che tu stai cercando di ricreare oggi durante i tuoi tornei di golf, nelle partite di pallacanestro, in campo da tennis o nel lavoro. La buona notizia è che anche tu, come tutti, questo stato l’hai conosciuto nei primi mesi di vita. Devi solo trovare il modo per ricrearlo. 

Il primo punto fondamentale è fare una cosa non in vista di un risultato, ma per il puro piacere di farla. Significa giocare a golf per il puro piacere di giocare, di godersi l’ambiente in cui si è immersi, e di fare quel particolare gesto atletico. 

Per farti comprendere l’essenza del qui e ora, riporto uno stralcio da “Il piccolo libro dell’ikigai” di Ken Mogi, dove racconta la cerimonia del tè in Giappone, cerimonia ancora molto viva, nella quale è interessante notare come, nella sua semplicità, sembri incarnare tutti e cinque i pilastri dell’Ikigai (ti lascio il link al mio articolo).

“In occasione di una cerimonia del tè il maestro addobba con cura la stanza, prestando la massima attenzione a finezze come il tipo di fiore con cui decorare le pareti (partire in piccolo).

Il segno distintivo del maestro e dei partecipanti è l’umiltà, e questo nonostante abbiano magari moltissimi anni di esperienza alle spalle (dimenticarsi del sé).

Gran parte del vasellame utilizzato nella cerimonia è vecchio centinaia di anni e ciascun pezzo viene selezionato per relazionarsi armoniosamente con gli altri e creare un effetto complessivo memorabile (armonia e sostenibilità).

Nonostante i preparativi meticolosi, il fine ultimo della cerimonia del tè è creare rilassamento e piacere a patire dai dettagli sensoriali contenuti nella stanza (la gioia per le piccole cose), favorendo uno stato di mindfulness in cui la mente del partecipante può accogliere in sé il microcosmo circostante (stare nel qui e ora).”

Ti lascio un esempio di come portare questi aspetti nel tuo pre-gara. Il “partire in piccolo” può essere rappresentato dal iniziare la pratica con colpi molto molto lenti, mettendo attenzione in ogni momento dello swing; questo atteggiamento è mirato a creare lo stato del “dimenticarsi del sé”, indipendentemente dalla tua esperienza.

Cura con attenzione i tuoi bastoni, per renderli brillanti e ottenere un effetto memorabile (armonia). Metti la tua attenzione sul piacere del giocare a golf; il fine è ritrovare “la gioia per le piccole cose”, favorendo uno stato di concentrazione rilassata in cui la tua mente può accogliere in te il microcosmo circostante, vivendo l’esperienza del flow (stare nel qui e ora).

Hai altre idee per creare la tua routine ideale a farti vivere il momento? Scrivile nei commenti! Condividere le idee, favorisce la creatività, creando una situazione win-win-win (vinci tu, vinco io, vince il resto del mondo).

Sii disposto a essere un principiante ogni singola mattina – Meister Eckhart

 


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