Mente e forza di volontà: come allenarla

Mente e forza di volontà: come allenarla. Sarai d’accordo con me che la forza di volontà è ciò che fa la differenza nella maggior parte delle storie di successo. E’ ciò che ti aiuta a perseverare “no matter what”. E’ sicuramente una delle qualità da allenare per raggiungere qualsiasi obiettivo nella vita, dall’andare in palestra, al mettersi a dieta, o studiare per un esame.

Per lavorare su qualcosa, è prima di tutto necessario conoscerne il significato e le modalità in cui agisce. Secondo la definizione dell’Associazione Psicologi Americani

“La forza di volontà è la capacità di resistere alle tentazioni a breve termine al fine di raggiungere obiettivi a lungo termine”.

Comunemente quando si fa riferimento alla forza di volontà si parla di autocontrollo, di disciplina. Certamente è ciò che ti serve per raggiungere i tuoi obiettivi, senza abbatterti per sconfitte temporanea.

Da tempo gli psicologi studiano questa abilità e quali siano i risvolti ad essa legati. Uno degli studi più importanti è quello fatto da Walter Mischel, famoso per il suo Stanford Marshmallow Test. Prenditi tre minuti prima di continuare la lettura per guardare il video.

Come hai potuto capire, il test prevedeva di osservare un certo numero di bambini in età prescolare ai quali veniva dato un marshmallow; se lo avessero mangiato subito (gratificazione immediata) non avrebbero avuto altro, mentre se avessero atteso 15 minuti, al suo ritorno la maestra gliene avrebbe dato un altro (gratificazione ritardata).

Questi stessi bambini sono poi stati osservati negli anni seguenti, per verificare se ci fosse una correlazione tra la forza di volontà di chi aveva atteso per una gratificazione ritardata e il livello di successo nella vita.

Coloro che avevano dimostrato una maggiore forza di volontà in tenera età, si sono rivelati quelli che hanno ottenuto performance migliori nello studio e nel lavoro.

Come qualsiasi “muscolo” anche la testa va allenata, e, allo stesso modo, se esageri si stanca e ha bisogno di riposo. Quali sono quindi le migliori tecniche per allenare la forza di volontà e per non andare in “burnout”?

Ci sono alcuni concetti fondamentali da tenere presente. Come prima cosa, ricorda che i piccoli passi sono quelli che ti portano a grandi risultati (metodo kaizen). Quindi proponiti di fare un esercizio quotidiano per allenare il tuo cervello, ricordandoti che lo stimolo di sopravvivenza fa si che ogni volta che imponi una privazione eccessiva, il rischio è che ci sia un abbandono totale dopo pochi giorni.

E’ il caso della dieta, ad esempio. Se ti proponi da oggi di non mangiare mai più nessun dolce per il resto dei tuoi giorni, come d’incanto nel giro di brevissimo tempo la voglia di zucchero sarà talmente insistente da farti cedere, mandando all’aria i tuoi progressi e, cosa peggiore, lasciando importanti strascichi sulla tua autostima.

A questo sistema esiste un’eccezione: che la gratificazione ritardata sia talmente importante nel tuo sistema di valori, da diventare una ragione di vita. 

Poniti quindi sempre degli obiettivi sfidanti, ma non irraggiungibili o impossibili. E ricorda di premiarti quando raggiungi un primo step, così sarà più semplice ricominciare per avvicinarti ancora al risultato finale.

Come ti dicevo, è comunque un muscolo quindi non eccedere, diventando un maniaco del controllo; il rischio è appunto di esaurire tutte le energie e gettare la spugna su tutti i fronti.

Ti dò qualche esempio di come iniziare ad allenare la tua forza di volontà

  • rifatti il letto ogni mattina
  • stabilisci un giorno alla settimana in cui non toccherai zuccheri o alcol
  • impegnati a studiare o leggere ogni giorno 5 pagine di un libro a tua scelta
  • impegnati per un numero di ore determinato a non accedere ai social
  • decidi quante volte alla settimana fare allenamento
  • dedica ogni giorno dai 5 ai 10 minuti alla meditazione.

Sono solo alcuni esempi, ma ti faccio notare l’importanza della scelta che farai; infatti sarà molto più utile decidere di fare qualcosa che ti faccia uscire dalla zona di comfort, richiedendo un vero sforzo di volontà.

Se ad esempio non ami particolarmente i dolci, non ha molto senso rinunciarvi. Se invece detesti l’uscita dal bunker, potrebbe essere utile ogni volta che vai al golf praticare almeno 10 uscite dal bunker con palla al massimo a 3 metri dall’asta.

Non dovrà essere qualcosa che ti impegna molto come tempo, in modo che non sia possibile trovare alcuna scusa per saltare il tuo appuntamento quotidiano, e che si tratti davvero solo di disciplina. 


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