Open 2022. Rory, Hovland, Molinari, Migliozzi.

Open 2022. Rory, Hovland, Molinari, Migliozzi. Un vero field d’eccellenza quest’anno giocherà nella meravigliosa cornice del Golf di Roma che l’anno prossimo ospiterà la Ryder Cup. E tutti noi golfisti non vediamo l’ora di poterli vedere swingare sul campo della città Capitolina.

Chicco Molinari – Open 2021 – Marco Simone Golf & Country Club

Ma cosa cambia invece per i giocatori? In particolare per tutti quelli che avranno l’opportunità di trovarsi al fianco di questi grandi campioni, in campo pratica, nei giorni precedenti l’inizio delle competizioni, o sul Tee della 1, e che magari sono alle loro prime esperienze, o addirittura devono ancora passare al professionismo?

Vediamo insieme quali possono essere le differenti reazioni ad una situazione di questo tipo e soprattutto come gestirle al meglio.

Tra i sentimenti positivi spiccheranno ammirazione, felicità, entusiasmo, a cui sarebbe bello aggiungere gratitudine.

Perché non capita tutti i giorni un’opportunità così. 

Queste emozioni portano con sé la produzione di tutta una serie di ormoni della felicità, tra cui la dopamina, ormone legato alla concentrazione, la serotonina, l’ormone del buon umore, l’adrenalina, che aiuta il tuo corpo a reagire più rapidamente, fa battere il cuore più velocemente, aumenta il flusso sanguigno al cervello e ai muscoli e stimola il corpo a produrre zucchero da utilizzare come carburante.

Quando la reazione è positiva, normalmente alla base ci sono una buona autostima, creata dal lavoro fatto, e la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per competere con chiunque.

In altri casi potrebbero prevalere sentimenti negativi, quali ansia da prestazione, senso di inadeguatezza, paura, irrequietezza, tensione. 

Sarebbe importante farsi qualche domanda sul perché di questa paura. A volte si tratta semplicemente di poca oggettività nel valutare la propria competenza, ma spesso il vero nodo da sciogliere è legato all’autostima.

E’ sicuramente questo il sentimento che più di tutti ti può far sentire all’altezza di qualsiasi sfida, senza paura di sfigurare, ma sapendo che comunque vadano le cose sei arrivato lì dando sempre il tuo 100%, e anche in questa occasione non ti tirerai indietro.

Oggi è comunque il momento per utilizzare a tuo favore questa tensione, sfruttando nel modo migliore gli ormoni prodotti dal tuo cervello.

Infatti, come nello stato di eccitazione, anche nel momento di ansia il corpo inizia a produrre dopamina, ormone che come detto consente di tenere alta la concentrazione. Anche la produzione di adrenalina, come hai visto, ti può venire in aiuto nel momento in cui accetti queste emozioni, invece di combatterle.

Secondo il professor Tracy Dennis-Tiwary, questo è il momento chiave in cui molti commettono l’errore di cercare una rassicurazione e dire a se stessi (o alla persona che vogliono sostenere), che non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Ma quando lo fai, perdi le informazioni e la motivazione contenute nell’ansia, stato d’animo che fa produrre appunto dopamina, il che ti motiva a perseguire ricompense e ad agire per realizzare il futuro che vuoi. 

Quindi a te che quest’anno sarai a bordo campo a guardare, ma che un giorno potresti trovarti sul Tee della 1 con Rory, ricordati che sarà fondamentale avere un’affermazione che contenga le parole più adatte a farti produrre le giuste sostanze (questo è il link all’articolo sul self talk), portarla con te, ripetendotela spesso a voce alta, magari mentre ti guardi nello specchio.

Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai, è ciò che diventi – Eraclito

 


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