Pensare “a caldo” e “a freddo”.

Pensare “a caldo” e “a freddo”. E’ necessario fare una breve introduzione “tecnica” per capire l’importanza del tema e come imparare a gestire i nostri pensieri.

Il sistema limbico comprende una serie di strutture del cervello primitivo, situate al di sotto della corteccia e in cima al tronco encefalico, che regolano gli istinti basilari e le emozioni fondamentali utili alla nostra sopravvivenza: paura, rabbia, fame, desiderio sessuale.

All’interno di questo sistema limbico, è situata l’amigdala, una piccola ghiandola a forma di mandorla, che ha un ruolo cruciale nelle reazioni dettate dalla paura, nel comportamento sessuale e nella regolazione dell’appetito, in quanto attiva rapidamente il nostro corpo perché entri in azione, senza fermarsi a riflettere o preoccuparsi delle conseguenze a lungo termine.

In pratica è il nostro istinto, specializzato nelle reazione veloce a stimoli forti, capaci di suscitare emozioni che generano paura, dolore, o piacere. Questo sistema opera in maniera automatica, e per lo più inconscia.

Più spesso si verificano situazioni in cui l’istinto viene attivato e più difficile diventa controllare la reazione automatica del nostro cervello.

Attenzione, perché il cervello non distingue tra situazione reale o immaginaria; basterà pensare ad una situazione che provoca rabbia, per attivare la reazione inconscia.

Per riuscire a gestire la reazione istintiva è necessario saper usare al meglio il sistema “a freddo”, che consente di trovare delle strategie finalizzate all’autocontrollo. 

Si tratta quindi di iniziare a modificare degli schemi, i famosi “pattern”, che essendosi consolidati nel corso degli anni, ti portano ad una reazione impulsiva e autodistruttiva.

Davanti a un forte stress, il sistema “caldo” si attiva, ma questa risposta istintiva, quando il tuo successo dipende dalla capacità di riuscire a restare calmo, pianificare le cose in anticipo e risolvere i problemi in maniera razionale, non solo non è necessaria, ma addirittura dannosa.

Il sistema “freddo”, situato principalmente nella corteccia prefrontale, ha un ruolo fondamentale quando si prendono decisioni relative al futuro e si compiono sforzi per riuscire a controllarsi.

I due sistemi, freddo e caldo, interagiscono continuamente tra loro; all’aumentare dell’uno, diminuisce l’altro. Ad esempio, un forte stress, riduce la funzionalità di quello freddo e aumenta quello caldo.

Un modo per attivare l’autocontrollo in questi momenti è sicuramente quello di focalizzare la propria attenzione sulle qualità “fredde”, e quindi oggettive, della situazione, piuttosto che sulle qualità “calde”.

E’ il caso della palla che finisce in acqua, e in quel preciso istante hai due possibilità: lasciare partire il tuo istinto, e iniziare a pensare che “come sempre quando c’è acqua io ci finisco dentro, e butto via la gara” oppure attivare una strategia finalizzata all’autocontrollo e valutare in modo oggettivo quali sono le soluzioni possibili e che cosa può esserti utile in quel momento.

Come sempre, non smetterò mai di ricordartelo, si tratta di “allenare” la propria mente; non basta farlo una volta e neppure cinque. Occorre ripetere costantemente, con disciplina, il tuo nuovo modello di pensiero, affinché nel tempo diventi il tuo modo di essere. 

Il principio fondamentale su cui occorre lavorare è di “raffreddare” il presente e “riscaldare” il futuro.

Significa distanziare nel tempo e nello spazio la tentazione che abbiamo davanti agli occhi e avvicinarsi mentalmente alle sue conseguenze future.

Per gestire al meglio l’autocontrollo, devi darti una serie di istruzioni. E non sarà un processo spontaneo perché quando ti trovi davanti a una tentazione il tuo sistema a caldo prende il sopravvento ed entra in azione più velocemente di quello a freddo.

E’ necessario trovare una modalità per attivare quest’ultimo spontaneamente quando ne abbiamo bisogno, ovvero quando è più difficile farlo, se non siamo preparati.

Una buona strategia è utilizzare il sistema “se-allora” e darsi un’istruzione precisa. Ad esempio “se andrò in acqua, allora farò un respiro profondo e sorriderò”.

Trova il tuo “se-allora” per imparare a bloccare la reazione istintiva e utilizzare al meglio la tua capacità di ragionare.

La forza non deriva dalle capacità fisiche, ma da una volontà indomita – Mahatma Gandhi


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