In arrivo la serie tv sulla LIV Golf

In arrivo la serie tv sulla LIV Golf

Secondo quanto riportato da Bloomberg, la Lega guidata da Greg Norman sta programmando una serie destinata alla tv con l’obiettivo di “accrescere il coinvolgimento dei fans”.

I dirigenti della LIV Golf sono intenzionati a produrre la serie ispirandosi a Drive to Survive, la produzione Netflix sul mondo della Formula 1 che ha riscosso un grande successo.

Come sappiamo, la stessa piattaforma ospiterà anche la serie che sta producendo il PGA Tour (quale sarà quella più avvincente?).

Ora, al di là delle dichiarazioni ufficiali dei dirigenti, é evidente che questa mossa da parte della LIV Golf ha lo scopo di cercare di colmare (parzialmente) la lacuna della mancanza di un media partner.

Sappiamo che la Lega saudita é in trattativa con Fox Sports 1 per comprare spazi dove trasmettere i propri eventi, ma é anche chiaro che ciò va contro la comune logica dei diritti media di un evento sportivo.

Il fatto é che l’affaire LIV Golf/media presenta alcuni punti critici che non agevolano lo sblocco della situazione.

Il primo riguarda una significativa diminuzione dell’audience sui canali attualmente disponibili (YouTube e streaming in diretta sul sito LIV Golf).

Rispetto ai primi tornei (Boston, Chicago, Bedminster) gli ultimi in ordine di tempo (Bangkok, Jeddah) hanno evidenziato il dimezzamento dei contatti nei giri finali.

A Bangkok i dati medi dell’auidence erano un terzo di quelli di Chicago e addirittura un quinto di quelli di Boston.

Un altro problema nasce dal confronto con l’audience del PGA Tour.

Per rendere l’idea, l’audience dell’ultimo giro di un evento LIV é lontana da quella (media) di un terzo giro del PGA Tour.

Personalmente, credo tuttavia che questo dato sia meno grave di quello sembra.

La LIV Golf é un rookie che gioca contro un top player, sotto questo punto di vista.

I dati vanno analizzati su di un periodo più lungo.

Anche in considerazione del fatto che l’audience della LIV é cresciuta in ciascuno degli eventi disputati sul suolo americano, a dimostrazione di un crescente interesse degli appassionati.

I primi due problemi portano al terzo.

Non si é ancora creato il circolo virtuoso evento sportivo-media-sponsor, che negli eventi di livello tende ad autoalimentarsi e a stabilizzarsi nel tempo.

Ma lo scoglio più grande resta l’immagine della LIV Golf, inevitabilmente legata a quella del paese di origine dei fondi che alimentano la Lega.

La LIV Golf si é trovata a fare da parafulmine nella questione, meramente politica, del mancato rispetto dei diriiti umani in Arabia Saudita, tasto su cui il PGA Tour batte con insistenza.

La settimana prossima verrà disputato l’evento finale della stagione LIV sul Blue Monster al Trump National Doral Golf Club, molto amato dai fans.

Nell’attesa della docu-serie, sarà l’occasione per poter riscontrare un’eventuale inversione di tendenza rispetto agli ultimi eventi.


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