Houston, qui non c’è stato proprio nessun problema! 

“Okay Houston, we’ve had a problem here” (“Okay Houston, qui abbiamo avuto un problema”).

Questa frase è molto probabilmente una delle più famose della storia dell’esplorazione spaziale e fu pronunciata da Jack Swigert, pilota del modulo di comando delle celebre ma sfortunatissima missione lunare Apollo 13.

Mi viene spontaneo ricordarla quando commento l’Open dell’omonima città americana. Anche pensando al Memorial Park Course, il percorso che ha ricominciato ad ospitarlo dopo la ristrutturazione totale del 2019. 

Il percorso municipale più importante del Texas che fa giocare più di 60000 rounds all’anno ai suoi ospiti con tariffe più che economiche. 

Ma come hanno fatto? 

Voglio riassumere le fasi che hanno permesso la sua realizzazione, con la speranza che la loro lettura possa rappresentare uno spunto di riflessione per le amministrazioni comunali ancora così distanti dal nostro amato sport.

IL PIANO

Il campo da golf Memorial Park di Houston, il campo municipale della città, ha progettato un’importante ristrutturazione con l’obiettivo di ospitare l’ Open del PgaTour negli anni a venire. Il consiglio comunale di Houston ha approvato il finanziamento con una partenza immediata dei lavori .

FINANZIAMENTI

La Fondazione Astros, l’organizzazione benefica della squadra degli Houston Astros, ha finanziato la ristrutturazione. Dopo un investimento iniziale di 13,5 milioni di dollari, per i lavori sul percorso.  La fondazione versa anche una quota annuale di 1 milione al PgaTour per l’utilizzo del percorso divisa in $ 750.000 alla città stessa e $ 250.000 al Memorial Park Conservancy. Il sindaco di Houston, Sylvester Turner, ha chiesto di utilizzare la quota della città per i parchi cittadini.

Jim Crane, il proprietario dell’Astros e un appassionato giocatore di golf, è stata la forza trainante della ristrutturazione. “Come ha detto uno dei membri del consiglio, è un vantaggio per tutti”, ha detto durante la riunione. “Vincono tutti: la tutela (Memorial Park), il parco, la città. Siamo in grado di raccogliere molti fondi attraverso il torneo di golf che vanno in beneficenza oltre alle entrate per la città.”

Il direttore del dipartimento dei parchi e delle attività ricreative di Houston, Steve Wright, ha confermato che non ci saranno costi per i contribuenti.

STORIA DEL CAMPO DA GOLF 

Il campo del Memorial Park fu originariamente costruito nel 1912 come nove buche con greens in sabbia. Era utilizzato dai soldati in convalescenza che arrivavano dall’ospedale limitrofo. Attualmente è il campo municipale più popolare di Houston.

L’Open è stata una tappa regolare del Tour dal 1946. A partire dal 1992, Shell è stata lo sponsor principale del torneo per 25 anni  sempre posizionatosi in calendario come l’ultimo evento prima del Masters. Ma quando la Shell si è ritirata dopo l’Open del 2017, il Tour ha avuto difficoltà ad attirare un nuovo sponsor.

IL FUTURO

Nel giugno del 2019 il PGA Tour e la Fondazione Astros hanno raggiunto un accordo di 5 anni , con la fondazione che fungerà da host e operatore fino al 2023.

Giles Kibbe, presidente della Astros Golf Foundation, ha affermato che la prima fase del progetto da 13,5 milioni di dollari includerà il campo da golf, una nuova struttura di manutenzione, un driving range a due livelli per uso pubblico e un complesso First Tee con quattro  buche.

La fase due, con un costo previsto di 15-17 milioni di dollari, si concentrerà sulle strutture delle clubhouse. Kibbe desidera fornire la migliore esperienza possibile per invogliare i migliori giocatori del mondo a tornare anno dopo anno. E si aspetta che Houston ne tragga beneficio, stimando un impatto economico di 90 milioni di dollari all’anno se la città sarà in grado di ospitare il torneo.

LA VISIONE DELL’ARCHITETTO

Kibbe e la Fondazione Astros hanno voluto interpellare i primi cinque architetti di campi da golf del paese prima di scegliere Tom Doak.

Doak ha sei percorsi fra i 100 migliori negli Stati Uniti ed è noto per il suo lavoro presso Pacific Dunes e Old MacDonald (Bandon, Ore.), Ballyneal (Holyoke, Colo.) e Sebonack (Southampton, N.Y.).

“Ho sempre voluto fare un percorso per i giocatori del Tour” ha detto Doak, che nella sua visione  del campo include il miglioramento di alcune caratteristiche esistenti per renderlo interessante e giocabile per il golfista medio, reinventando il gioco per i giocatori d’elite.

A 7.300 iarde, il percorso è già molto lungo e Doak ha detto che lo Houston Open probabilmente giocherà con un par 70 o 71 mentre rimarrà un par 72 per il gioco di tutti i giorni.

IL CONSULENTE

“Tom voleva avere un giocatore del PGA Tour come consulente e Brooks Koepka è stato molto coinvolto sulla progettazione” ha detto Kibbe al Chronicle.

Koepka ha visitato il sito per la prima volta in autunno ed è rimasto colpito dalla vista dello skyline di Houston dalla prima buca. E’ stato anche stuzzicato nel suo giovane interesse per la progettazione dei corsi. “Quando avrò finito di giocare (competitivamente), non giocherò più a golf. Avrò bisogno di trovare qualcosa. Potrebbe essere la progettazione dei percorsi”, ha detto al Chronicle.

LA SOSTENIBILITA’

Laghi capaci di immagazzinare acqua piovana per poter irrigare il campo, erba che necessità solo del 50% dell’acqua normalmente utilizzata, un numero di bunker ridotto da 54 a 19 per diminuire la manutenzione straordinaria e altri accorgimenti di minore entità sono stati la chiusura del cerchio per un percorso sostenibile, ma allo stesso tempo dalle straordinarie caratteristiche tecniche. 

Chi vuole provarci ancora? 


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