In questo articolo, voglio parlati di emozioni e di come esse possano diventare le prime alleate del tuo swing.
Sei pronto?
Allora prendi un foglio e prova a rispondere a questa domanda:
“Che cos’è un emozione?”
Un’interrogativo apparentemente semplice.
Lo pongo spesso agli atleti e ai discenti durante le mie lezioni.
Le risposte che però ottengo, sono un po’ vaghe e il motivo sta nel fatto che
«Tutti sanno cosa è un’emozione fino a che non si chiede loro di definirla»
(Fehr e Russell, 1984)
Cerchiamo quindi di fare chiarezza, così diventerà semplice comprendere che ruolo giocano le emozioni sulle prestazioni golfistiche.
Dobbiamo eliminare o convivere con le emozioni?
Mi capita spesso di sentire frasi del tipo:
“Samantha potresti aiutarmi a togliere l’ansia che ho sul tee della 1?”
“Io cerco di non arrabbiarmi, ma anche se me lo ripeto non ci riesco!”
Per molto tempo, la nostra cultura ci ha abituato a diffidare dalle emozioni, suggerendoci di eliminarle, come se fossero interferenze o ostacoli lungo il percorso.
Lascia che ti dica una cosa, non è possibile e nemmeno utile, evitarle.
Le emozioni che non ti permetti di provare si possono tradurre in: tensione muscolare, dolore fisico, forte stress, pensieri negativi, problemi intestinali e sofferenza mentale.
Questo accade perché, le emozioni non sono chiuse nella testa!
Ti è mai capitato in campo di provare improvvisamente una forte ansia o rabbia?
Quel particolare vissuto emotivo non è iniziato nel momento in cui te ne sei reso consapevole ma, piuttosto, qualche tempo prima.
I processi emotivi sono risposte multicomponenziali innate, composte da fenomeni involontari, automatici e simultanei, che coinvolgono aspetti fisiologici, espressivo-motori, cognitivi ed esperienziali.
In altre parole, le emozioni sono incarnate coinvolgono corpo e mente.
Esistono emozioni positive o negative per lo swing?
Non esistono emozioni “positive” o “negative”.
Esisto semplicemente le emozioni.
Le emozioni ci invadono con “prepotenza” e ci predispongono in modi differenti verso il mondo e l’azione che dobbiamo compiere.
Talvolta accade che le emozioni diventino più faticose ed ingombranti, causando ripercussioni sulla prestazione e sul benessere della persona.
Nonostante ciò, è proprio in questa “fatica” che puoi sentirti vivo.
Per questo, affermerei che le emozioni sono tutte UTILI!
La loro utilità deriva dal fatto che ci donano informazioni preziose su noi stessi, gli altri, il contesto e, soprattutto, sulle nostre azioni e reazioni.
Se impariamo ad ascoltare il loro messaggio, saremo anche in grado di scegliere la migliore linea d’azione, al fine di fronteggiare situazioni differenti in campo.
Detto questo, classificare in modo dicotomico le emozioni, porta solo ad appesantire e a rallentare il loro processo di regolazione e di trasformazione.
Tradotto in pratica, si prolungherà il tempo in cui “lascerai colpi in giro per il campo”.
Cosa insegna tutto questo?
Se vuoi migliorare le tue prestazioni, dovrai avere libero accesso alle emozioni, conoscerne le sfumature, e poter così essere libero di dare colorare a ogni tuo swing.
Che dici, iniziamo a swingare le emozioni?
#golfpsychology
