Sul tee della 1 il pensiero è solo uno, nel moving day si deve attaccare.
Ci provano tutti i più esperti giocatori del Challenge Tour, affrontando un campo che oggi è meno generoso con pin position da rispettare.
Eh si, il Nazionale cambia di giorno in giorno proponendo più velocità sui green e qualche buca impossibile.
Come la 17, par 3, che risulta la buca più difficile del percorso, facendo perdere terreno agli avversari degli azzurri.
Lo show oggi si chiama Manassero-Fitzpatrick, con Manny che sa scegliere le vie più sicure, attaccando solamente dove l’esperienza lo permette.
Ottime le sue seconde nove buche dove mantiene il distacco con l’inglese. Alex rispetta il nostro azzurro ma prova a metterlo sotto pressione con ottimi ferri alle bandiere. Si scompone solo alla 18 dove un teeshot sbagliato produce un bogey pesante per la carta.
-16 dunque per Matteo Manassero, leader indiscusso dell’Italian Challenge Open alla vigilia della finale. -14 per Alex Fitzpatrick, osso duro da controllare nelle ultime 18 buche.
Bello, oggi a Sutri si respirava aria di sport con un agonismo che ha alzato l’asticella del torneo e ha creato momenti di tensione da grande show.
Bello oggi a Sutri siete passati a tifare Manassero e tutti gli italiani, con 4 nomi nella top twenty che danno sicurezza a casa Italia.
Siamo pronti, lei è li ad aspettare il nuovo Re di Roma sul campo della Federazione Italiana Golf.