Il golf è sempre associato a paesaggi verdi e lussureggianti, oasi di pace immerse nella natura con fairway curati e rough rigogliosi. Logicamente tutto ciò sembra incompatibile con un deserto, tuttavia da ormai vari decenni il “desert golf” è una realtà alla quale ci siamo abituati, e sempre più campi da golf vengono costruiti in regioni aride per sfruttare il clima caldo 365 giorni l’anno.
La costruzione di un campo da golf in una regione desertica è impresa di ingegneria e agronomia che è diventata possibile solo recentemente e che presenta grandi sfide.
Il “desert golf” è nato nei deserti della California negli anni ’30, ma i veri pionieri del golf nel deserto sono i campi di Dubai.
Il primo campo da golf di Dubai è stato il Majlis Course all’Emirates Golf Club, inaugurato nel 1988 quando la città era ancora nella sua infanzia. Nelle prime foto del circolo infatti non ci sono grattacieli sullo sfondo, mentre ormai il perimetro del campo è circondato da palazzi altissimi.
Questa settimana sarà possibile vedere i migliori giocatori al mondo darsi battaglia su questo campo durante il Dubai Desert Classic. Come ogni anno infatti il DP World Tour inizia la stagione con vari tornei in questa zona del mondo, con il cosiddetto “Desert Swing”.
La sfida del costruire un campo da golf nel deserto consiste principalmente nel combattere due grandi problemi: la mancanza d’acqua e le temperature altissime.
Acqua
Il problema principale nel coltivare qualsiasi pianta nel deserto è l’acqua, e uno dei motivi per il quale si può giocare a golf negli Emirati è l’uso dei desalinizzatori. Non essendo possibile recuperare l’aqua piovana (che esiste, ma non è minimamente sufficiente al fabbisogno di un campo da golf), l’acqua viene pompata dal mare e desalinizzata con dei macchinari appositi.
Questa tecnologia ha il problema di essere particolarmente costosa a livello energetico, ma l’energia non è un problema in un paese ricco di petrolio. Negli ultimi anni i desalinizzatori stanno diventando sempre più efficienti ed economici, e iniziano ad essere usati in molte altre zone del mondo.
Caldo
Una volta risolto il problema dell’acqua, resta da affrontare l’impatto del caldo. Le temperature desertiche possono arrivare consistentemente a più di 40º durante il giorno con grandi sbalzi termici durante la notte. L’unico modo per far sopravvivere il il prato a questo caldo è quello di usare specie da tappeto erboso macroterme create apposta per il deserto, e implementare particolari tecniche per ombreggiare il prato e irrigare con acqua refrigerata.
Giocare a golf nel deserto ormai è diventata una realtà in molte aree del mondo; una volta risolto il problema di far crescere l’erba in un clima così inospitale, il vantaggio di avere un clima caldo tutto l’anno e di non avere problemi di spazio ha reso questo stile di campo da golf uno tra quelli più in crescita negli ultimi anni, con un vero e proprio boom nei primi anni duemila.
Se sieti stufi di giocare con mille strati addosso in questi giorni invernali quindi, un pò di golf nel deserto può essere la soluzione per voi!