Di padre in figlio! Conosciamo Lapo Bisazza.

Di padre in figlio! Conosciamo Lapo Bisazza. Un’occasione così non potevo lasciarmela scappare. E’ il momento giusto per fare la prima intervista al giovane campione nazionale U18 Match Play.

 

Lo chiamo al telefono e la sua voce è come sempre squillante e trasmette energia e positività.

E’ un po’ che non ci vediamo e dopo le congratulazioni e qualche chiacchiera sulla stagione che si sta concludendo, gli chiedo di raccontarmi come è nata la sua passione per il golf.

Ha cominciato prestissimo a giocare a golf (ovviamente…) anche se all’inizio non lo trovava affatto divertente. Ha provato altri sport, tra nuoto, judo e calcio, senza mai lasciare del tutto il golf, fino a che, a 13 anni, qualcosa è cambiato. Da allora è stato un crescendo di passione e divertimento nel fare una delle cose che gli viene meglio: giocare a golf.

Parliamo di scuola, e di come sia complicato conciliare questo sport, che richiede parecchio tempo tra allenamenti e gare: la passione è lo stimolo a superare le difficoltà e ad organizzarsi al meglio per portare avanti al meglio gli studi al liceo, dove predilige le materie umanistiche, da filosofia a storia, denotando un carattere curioso e sensibile.

Oltre al padre, che è stato ed è di fondamentale importanza e supporto per la sua crescita personale e come giocatore, Lapo annovera tra i suoi grandi amici Gionatan Baglioni, Niccolò Quintarelli, e niente po’ po’ di meno che Guido Migliozzi, con il quale va spesso in campo al Golf della Montecchia, beneficiando dei suoi consigli per migliorarsi costantemente.

Di Nick tiene sempre a mente la frase che gli ripete costantemente

Meglio sbagliare provando, che sbagliare non provandoci affatto

Parla con orgoglio del suo papà, e della sua attenzione per la tecnica, ma è capace di avere una visione sua del gioco del golf. 

E’ importante praticare per mettere a posto al meglio lo swing, ma il golf si gioca in campo, cercando di fare sempre meno colpi possibile.

Predilige le gare match play, perché ogni buca ti consente di azzerare il risultato fatto in quella precedente. 

I suoi punti di forza, a livello mentale, sono sicuramente la pazienza e la positività, uniti ad un carattere solare e una buona dose di fiducia in se stessi.

La fiducia la guadagni sul campo. Quando fai un buono score, inizi a capire che puoi fare bene, che il tuo impegno sta dando risultati, allora la tua fiducia aumenta tantissimo.

Il sogno nel cassetto è andare a giocare sul Tour e vincere più gare possibili. Non mettiamo un limite al numero di gare vinte!

A breve termine, invece l’attenzione è ai Campionati Internazionali che si giocheranno in Svizzera dal prossimo 29 Settembre e che, in caso di vittoria, darà diritto alla partecipazione al Omega European Masters.

Ancora qualche gara per chiudere al meglio una stagione scoppiettante, che gli ha regalato grandi emozioni. 

E proprio parlando di questo, il pensiero torna alla vittoria dei Camionato Nazionale Match Play della scorsa settimana.

Prima di uscire di casa ha guardato la bacheca con tutti i trofei suoi e di papà Nick e l’occhio è caduto sulla sua coppa del Campionato Nazionale vinto nel 1994.

Ho pensato, dai, andiamo a vincere questo campionato.

Come i grandi campioni di tutti gli sport, anche Lapo entra in gara sempre con l’idea di vincerla. Grinta e determinazione completano infatti un carattere, ancora in formazione, ma sicuramente di fondamentale supporto per diventare un grande giocatore.

Ai ragazzi un po’ più giovani di lui consiglia di allenarsi si in campo pratica per perfezionare lo swing, ma soprattutto di mettersi continuamente alla prova facendo gare, perché per fare score non sempre serve tirare un colpo perfetto, quanto piuttosto efficace.

La fiducia gioca un ruolo fondamentale nel golf e nella vita e nella sacca di un golfista deve occupare almeno l’85% dello spazio. 

Devi uscire pensando “Oggi vinco”

In bocca al lupo Lapo! E divertiti sempre.


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