Esci dall’Ombra: Combatti la Sindrome dell’Impostore!

Combatti la Sindrome dell’Impostore!

Lo sport, con la sua maestria e intensità, offre una piattaforma unica per la manifestazione del talento individuale. Tuttavia, dietro il trionfo apparente e le vittorie in campo, molti atleti sperimentano la cosiddetta “Sindrome dell’Impostore“. 

Hai mai sentito parlare della sindrome dell’impostore? 

La dottoressa Pauline Clance l’ha descritta per la prima volta nel 1978, rivelando un mondo psicologico di frode intellettuale e professionale percepita. 

Ti senti mai inadeguato rispetto agli altri? Preoccupato che la tua competenza venga smascherata? Questo è il cuore del fenomeno dell’impostore!

Questo fenomeno psicologico, caratterizzato da una persistente sensazione di essere un intruso o di non meritare il successo ottenuto, può gettare un’ombra sull’esperienza sportiva e limitare il potenziale di un atleta.

Gli esperti come Peteet, Montgomery e Weekes (2015), insieme a Sims (2020), confermano che il fenomeno dell’impostore fa sentire alle persone di non meritare il successo che ottengono. 

È un fenomeno che fa sì che gli individui si sentano come se non appartenessero alla posizione in cui si trovano o come se non meritassero i successi che ottengono (Thompson et al.,1998). Inoltre, questi atleti  provano sentimenti intensi secondo cui i loro risultati sono immeritati, il che causa angoscia e comportamenti disadattivi (Clance, 1985; Harvey & Katz, 1985; Sonnak & Towell, 2001).

Immagina di sentirti fuori posto, come se non appartenessi davvero al successo che hai raggiunto. 

La sindrome dell’impostore è una barriera tra te e il tuo vero potenziale, minando la tua soddisfazione sportiva emettendo a rischio il tuo avanzamento di carriera (Vergauwe et al., 2014; Neureiter & Traut-Mattausch , 2016). 

Niente paura!

Nonostante il termine “sindrome,” non sto parlando di alcun disturbo o malattia. si tratta solo di un’esperienza umana incredibilmente comune.

Il lato oscuro: conseguenze 

La sindrome dell’impostore può colpire atleti di ogni livello, dai dilettanti agli sportivi professionisti, creando barriere invisibili che ostacolano il pieno sviluppo delle loro capacità. 

Spesso, chi ne soffre attribuisce le proprie realizzazioni a fattori esterni, come la fortuna o le circostanze favorevoli, sottovalutando le proprie abilità e sacrifici. 

La pressione per eccellere nello sport può amplificare la sindrome dell’impostore. Gli atleti, costantemente sotto la lente di ingrandimento, possono sentirsi inadeguati o dubitare del loro valore intrinseco. 

Da un lato, la stagnazione insinua la sua presenza, rapendo la tua motivazione e lasciandoti in uno stato di apatia. Ma dall’altro lato, c’è il pericolo di eccesso: un lavoro frenetico, perfezionismo e un controllo eccessivo per dimostrare la tua competenza.

Questa corsa verso l’irraggiungibile può portare a uno stress implacabile, alimentando l’ansia e portando all’esaurimento emotivo. 

Gli obiettivi elevati, posti su un piedistallo di perfezione, talvolta aprono la porta alla procrastinazione, alimentata da standard irrealistici.

E non è finita qui!

La sindrome dell’impostore è come un’ombra che si estende su tutto, in cui l’autostima vacilla e il disagio psicologico fa capolino, con ansia e depressione.

 

Come Affrontare la Sindrome dell’Impostore?

L’auto-riflessione e la consapevolezza sono le prime armi contro questa sfida psicologica. 

Gli atleti devono imparare a riconoscere i propri successi come risultato del duro lavoro, della dedizione e delle competenze acquisite nel corso del tempo.

Riconosci la tua situazione.

Il primo passo per superare la sindrome dell’impostore è riconoscere di esserne affetti. Se ti ritrovi a pensare o a fare le cose elencate qui sotto, è probabile che tu stia soffrendo di questo disturbo:

  • Senti di non meritare i tuoi successi?
  • Minimizzi in modo eccessivo i tuoi risultati?
  • Sei scettico nei confronti dei complimenti che ricevi?

 

Costruisci una Mentalità Antifragile.

L’ antifragilità è fondamentale per affrontare la sindrome dell’impostore. Gli atleti devono imparare a gestire il fallimento come un’opportunità di crescita, anziché come una conferma della loro presunta incompetenza. 

L’accettazione e la capacità di perdonare se stessi sono elementi chiave per costruire una mentalità antifragile, per questo è bene non restare soli ma affidarsi a professionisti qualificati che possono aiutarti in questo percorso.

La tua storia di successo merita di essere scritta senza compromessi.

È il momento di abbracciare il cambiamento, sfidare gli standard irrealistici e creare un futuro in cui la tua ambizione sia la vera stella del tuo percorso. 

Esci dall’ombra!

#samanthabernardi

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