Flow e disciplina in campo da golf. Ti sarà capitanato qualche volta di giocare in stato di flow, e di raggiungere risultati straordinari. In quel momento tutto accade in modo automatico e perfetto. Il secondo giorno di gara, senti che qualcosa è cambiato. Non c’è la stessa fluidità nello swing e nel pensiero.
A volte riesci a chiudere comunque un buon giro, altre invece, il risultato non è assolutamente all’altezza delle tue abilità. Che succede? Come mai capita questo? E sopratutto, come puoi fare ad uscire da queste dinamiche?
Ti ho già parlato dello stato di flow, quello in cui accade l’esperienza ottimale. Il padre di questa teoria, Mihály Csíkszentmihályi, ha notato che perché accada è necessario che corpo e mente siano impegnati in un massimo sforzo. Ti lascio il link al mio articolo, per approfondire o rivedere la teoria del flow.
Il punto qui è un altro: quante volte riesci ad accedere allo stato di flow? Secondo Andre Agassi, considerato uno dei tennisti più forti di tutti i tempi, questo accade circa il 5% delle volte in cui giochi. Nel rimanente 95% devi trovare un sistema per vincere, e mantenere sempre un atteggiamento positivo.
Ti può venire in aiuto la disciplina. Partiamo da che cosa significa e come allenare questa qualità vincente.
Essere disciplinati significa prendere una o più decisioni che sei certo possano portarti beneficio rispetto al risultato che vuoi ottenere e farle seguire da azioni specifiche e imponenti.
Significa cercare soluzioni alternative, quando quelle che hai sperimentato non funzionano, fino a trovare quella migliore e perseguirla per arrivare al risultato desiderato.
Ogni volta che, durante un allenamento o durante una gara, abbandoni il tuo piano d’azione, senza cercare una soluzione alternativa per raggiungere il miglior risultato possibile in quello specifico momento, stai in qualche modo procrastinando la tua decisione, il tuo impegno con te stesso.
E come si allena la disciplina, così si allena anche la procrastinazione.
La scelta è tua.
Puoi decidere di allenare un atteggiamento positivo e costruttivo, oppure uno negativo e distruttivo.
E’ importante che tu ne sia consapevole. Ogni volta che metti in atto meccanismi di procrastinazione e abbandono, in qualche misura ti alleni in quella direzione.
Cosa puoi fare?
Parti dalla consapevolezza. Prendi le ultime 5 – 10 gare dove non hai avuto soddisfazione. Riguardati, e scriviti quali atteggiamenti hai avuto nei momenti di difficoltà Quali sono prevalenti, quelli costruttivi o quelli di abbandono e auto sabotaggio? Cosa stai allenando?
Quale azione metterai in campo per trovare la tua soluzione durante una giornata di gara in cui non riesci ad accedere allo stato di flow?
Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi – Eraclito