Identikit del Genitore sul Campo: Guida Efficace o Ostacolo?
Hai mai osservato i genitori durante una gara di golf, durante gli allenamenti in campo pratica, sugli spalti durante una partita di calcio o di rugby?
C’è chi fornisce istruzioni come un maestro, chi si dispera per ogni errore, chi applaude con entusiasmo ad ogni punto.
Ti è mai capitato di osservare il comportamenti di alcuni genitori dopo una gara andata male?
Alcuni sgridano il figlio e impartiscono punizioni, altri senza troppe parole, ma con evidente rabbia non vogliono restare un minuto di più al circolo a causa della brutta performance.
Esistono diverse tipologie di genitori nel mondo sportivo, ognuna con le sue caratteristiche e il suo modo di vivere l’esperienza dei figli.
Sei pronto a scoprire quale tipo di genitore sei nel mondo dello sport?
Bene, è il momento di esplorare quali tipologie di genitori si possono incontrare nel mondo sportivo.
Nel 2016 Pete Van Mullem e Mike Cole dopo anni di esperienza pratica e una revisione della letteratura sulla formazione del coaching (ad es.: Simon, 2013; Hardman & Jones, 2011) hanno identificato 7 tipologie di genitori con un atteggiamento non adeguato per la crescita.
Vediamoli insieme ed impariamo da esse!
1. Il Genitore Focalizzato sul Risultato
Per lui, la vittoria è tutto. Mette pressione sul figlio per ottenere il massimo e critica ogni errore. Monitora in modo eccessivo le performance del figlio/a sia in allenamento, sia in gara.
Rischi: Può diventare un genitore-allenatore-ombra che genera pressione.
2. Il Genitore Guidato dalle Emozioni:
Vive le gare con grande intensità, esultando e lamentandosi a seconda dell’andamento del gioco. Può interferire con l’allenatore o con gli arbitri.
Rischi: Il genitore può trasmettere al bambino la propria instabilità emotiva.
3. Il Veterano Esperto:
Ha esperienza nello sport e crede di sapere tutto. Dà consigli al figlio e all’allenatore, anche se non gli viene chiesto, perché pensa di poter allenare meglio del coach
Rischi: Può essere troppo critico e demotivante per il bambino.
4. L’Influencer Finanziario:
Paga per l’equipaggiamento migliore, gli allenamenti privati e le lezioni con i migliori maestri. Vuole che il figlio/a abbia successo, ma non si preoccupa del suo divertimento.
Rischi: Il genitore può aspettarsi che il figlio ripaghi il suo sacrificio perdendo di vista la sana crescita del figlio/a.
5. Il Genitore Verbalmente Violento:
Urla contro il figlio, l’allenatore e gli arbitri. Il suo comportamento può essere aggressivo e intimidatorio.
Rischi: Il genitore crea un ambiente negativo e stressante per il bambino/a.
6. Lo Spettatore Sottomesso:
Non si interessa molto dello sport e non partecipa attivamente alla vita sportiva del figlio. Può essere assente alle partite o agli allenamenti.
Rischi: non viene trasmesso al bambino/a il giusto supporto.
7. L’Osservatore dell’Orologio:
Controlla ossessivamente il tempo e si preoccupa se il figlio non sta migliorando abbastanza velocemente. Non valorizza l’importanza dello sport per la crescita del bambino ma solo in ottica di risultato.
Rischi: Può diventare un genitore troppo esigente e non realistico.
E tu, sei uno di questi genitori?
Se la tua risposta è affermativa, ti consiglio di riflettere sul tuo comportamento e su come vivi l’esperienza sportiva di tuo/a figlio/a.
Ricorda: Essere genitore significa avere il privilegio e la responsabilità di essere i primi compagni di viaggio dei figli. È un compito che va ben oltre il semplice accompagnare gli atleti alle gare o agli allenamenti.
Essere genitori significa essere: sostenitori, mentori e, soprattutto, amici fidati lungo tutto il percorso sportivo.
Come genitori, è cruciale essere capaci di condividere le emozioni che lo sport farà loro vivere, incoraggiandoli e sostenendoli in ogni momento. Sia che stiano celebrando una vittoria entusiasmante, sia che stiano affrontando il dolore di una sconfitta, è necessario essere lì per loro, pronti a sollevarli e a rassicurarli.
Solo così aiuterai tuo figlio/a a crescere felice e sicuro di sé, sia nello sport che nella vita.