Quando il Cibo diventa un Nemico: Disturbi Alimentari e Sport

Vi sono molteplici insidie sulla strada verso l’eccellenza sportiva. 

Nel ricercare il risultato, gli atleti corrono molti rischi, alcuni sono ben calcolati e gestiti, altri meno. 

Oggi voglio approfondire il tema del rapporto degli sportivi con il cibo.

Lo sport, con la sua disciplina e la ricerca costante della perfezione, può diventare un terreno fertile per la comparsa di disturbi alimentari. 

Mentre il mondo guarda con ammirazione gli atleti per le loro gesta straordinarie, dietro le quinte a volte si nasconde una lotta silenziosa con il cibo e l’immagine corporea.

Cosa succede quando il rapporto con il cibo diventa disfunzionale, quando il cibo smette di essere il nostro alleato e diventa un nemico insidioso? 

I disturbi alimentari negli sportivi sono problematiche che spesso possono essere confuse con atteggiamenti in linea con la tipologia di attività sportiva svolta; per tale ragione sfuggono ad occhi “non esperti”.

Negli ultimi anni la relazione tra sport, esercizio fisico e disturbi alimentari ha ricevuto un’attenzione crescente in ambito scientifico, a tal proposito, voglio con questo articolo fare luce su quelli che vengono  definiti: “Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione” (DSM 5- TR, 2023).

Informare e divulgare conoscenza tra atleti, allenatori e famiglie è il primo atto di prevenzione per lo sviluppo di una Cultura Sportiva di Benessere.

Disturbi alimentari: conosciamoli meglio

Secondo il DMS-5-TR (APA, 2023), i disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione sono definiti come psicopatologie caratterizzate “da un persistente disturbo dell’alimentazione o da un comportamento correlato all’alimentazione che provoca consumo o assorbimento alterato del cibo e che compromette significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale”.

Tra disturbi più diffusi in ambito sportivo troviamo: Anoressia Nervosa (AN), Bulimia Nervosa (BN), Binge Eating Disorder (BED), Ortoressia Nervosa (ON) e Anoressia Atletica (non ancora riconosciuta come disturbo mentale nel DSM-5-TR) .

Conosciamoli meglio…

  • Anoressia nervosa (AN). Esistono tre caratteristiche essenziali che descrivono l’AN:  1) persistente restrizione dell’apporto energetico; 2) intensa paura di ingrassare e un comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso; 3) alterata percezione delle forme del corpo. 

 

  • Bulimia Nervosa (BN). È caratterizzata dall’ingestione di eccessive quantità di cibo in un discreto lasso di tempo con perdita del controllo (abbuffate) seguito da tentativi di evitare l’aumento di peso eliminando ciò che è stato ingerito (condotte di compenso).  

 

  • Binge Eating Disorder (BED) è un disturbo caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate, ma al contrario della BN tali episodi non sono seguiti da condotte di eliminazione.

 

  • Ortoressia nervosa (ON) è un disturbo alimentare caratterizzato da un’eccessiva preoccupazione per il cibo sano (Duran et al., 2020) e dalla preselezione ossessiva degli alimenti. Rientra nella categoria: “Disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione del cibo” (DSM-5-TR).

 

  • Anoressia Atletica (AA) è un termine usato, a partire dagli anni ’90, per descrivere un disturbo in cui la riduzione della massa corporea e (o) la perdita di massa grassa hanno come fine principale il miglioramento della propria performance

 

 

Rompendo il Silenzio: Promuovere la Consapevolezza

Promuovere consapevolezza su questo tema è cruciale; conoscere alcuni segni che possono far sospettare la presenza di un problema altrettanto.

Per questo ti lascio un elenco di segni e comportamenti che potrebbero essere riconosciuti come campanelli d’allarme:

        • Preoccupazione eccessiva sul contenuto e sugli aspetti nutrizionali degli alimenti.
        • Rifiutare/saltare i pasti.
        • Rifiutarsi di mangiare davanti agli altri.
        • Uso eccessivo della bilancia
        • Pattern di allenamento compulsivo
        • Mangiare di nascosto.
        • Nascondere il cibo.
        • Immagine corporea distorta.
        • Mangiare oltre la sazietà.
        • Abusi di pillole dimagranti,  diuretici e lassativi.
        • Perdita o aumento di peso repentina

 

Gli atleti devono sentirsi liberi di parlare apertamente dei loro pensieri e delle loro paure legate al cibo senza timore di giudizio.

La promozione della consapevolezza sui disturbi alimentari e la disponibilità di supporto psicologico possono essere cruciali per prevenire e affrontare questi problemi.

Solo coltivando una cultura di apertura, comprensione e sostegno possiamo sperare di liberare gli atleti dalle ombre che minacciano il loro benessere, consentendo loro di brillare non solo sul campo, ma anche nella loro vita.

 

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