“Quiz Time”: Che tipo di allenatore sei?

Il allenatore è una figura fondamentale nello sport. È colui che guida gli atleti verso la crescita e il successo, sia individuale che di squadra. 

Ma qual è il segreto di un bravo allenatore?

La risposta è semplice: “Dipende”.

L’allenamento è un’arte sottile e ogni tecnico porta con sé una miscela unica di personalità, strategie motivazionali e approcci di leadership che giocano un ruolo cruciale nella formazione, nelle performance individuali dei giocatori e nella dinamica della squadra.

Per molto tempo si è pensato che bastasse essere un campione della propria disciplina sportiva per poter essere anche un bravo maestro.

Ma ahimè non esiste una correlazione così lineare.

Un campione può essere un grande atleta, ma non necessariamente un buon insegnante. Il contrario è altrettanto vero: un allenatore che non ha mai raggiunto grandi risultati sportivi può comunque essere un maestro eccezionale.

Allora, che tipo di allenatore sei?

Per rispondere a questa domanda occorre fare un po’ d’ introspezione.

In un precedente articolo ti ho parlato dei “saperi” del maestro (link), evidenziando quanto sia fondamentale la conoscenza di se stessi per poter diventare un bravo allenatore.

In questo articolo voglio approfondire questo viaggio introspettivo, ma per farlo ho bisogno del tuo aiuto!

 

La consapevolezza dell’essere allenatore

La Consapevolezza di Sè (che io definisco consapevolezza a 360°) è una della abilità fondamentali che un bravo allenatore deve possedere e che tutti dovremmo coltivare nelle nostre vite.

Allenare non è un compito semplice, occorre che il tecnico sia in grado di mixare qualità tecniche, educative, comunicative e personali.

Allenare mette la persona nella condizione di essere con l’altro.

L’incontro con l’altro è un “luogo” speciale in cui si genera un’ esperienza che va oltre la semplice somma di due individui.

È un’esperienza che ci trasporta in una dimensione terza, quella intersoggettiva. Un territorio, questo, in cui giocano forze molto potenti di condivisione e crescita all’interno di una dinamica bidirezionale.

 

« L’uomo diventa IO in relazione con un TU» ( M. Buber)

 

Sarà la globalità di ciò che siamo che guiderà la natura della nostra esperienza relazionale, pertanto la relazione con l’altro diventa il luogo della relazione con noi stessi.

È arrivato quindi il momento di guardarsi allo specchio!

“Quiz Time”: L’Importanza della Riflessione Personale

Abbiamo compreso che “essere allenatore” non si riduce al far crescere i propri atleti, ma è un magnifico modo per continuare a migliorare anche se stessi, come persona.

Quindi cosa aspetti?

Sei pronto a giocare al gioco dello specchio?

Ti lascio dieci domande prova a rispondere prima di scendere nuovamente in campo.

 

  1. Come gestisci le emozioni vissute dai tuoi atleti (rabbia, tristezza, gioia ecc.)?
  2. Come gestisci la critica?
  3. Come gestisci la pressione?
  4. Che stile comunicativo utilizzi a lezione o in allenamento?
  5. Hai una fonte principale di ispirazione?
  6. Come affronti gli errori degli atleti?
  7. Cosa intendi per disciplina?
  8. Come gestisci il tempo durante le lezioni/allenamenti?
  9. Riesco ad ascoltare i bisogni dei miei atleti?
  10. Quale è il tuo obiettivo primario come allenatore?

… ora continua tu?

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#samanthabernardi

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