The Masters e la T-CUP di The Pressure Principle

The Masters e la T-CUP di The Pressure Principle. Come allenarsi al gioco sotto pressione? Quali sono i pensieri a cui i giocatori più importanti del mondo affidano le loro speranze e le loro ansie? 

Riprendendo in mano il libro di Dave Alred, il famoso performance coach che accompagnò Fran, come lo chiamava lui, al successo, ho riscoperto il valore della formula T-CUP a cui ognuno di noi dovrebbe dedicare molta più attenzione di quanto si faccia.

Il concetto di T-CUP è descritto come “il pensiero cosciente che ti coinvolge nel processo”. 

Si tratta quindi di una frase che tiene la tua mente impegnata su ciò che stai facendo, allontanando il pensiero dal risultato e diminuendo, se non annullando del tutto, l’ansia da prestazione.

Pare abbastanza semplice: si tratta di impegnare la mente in qualcosa che sia utile rispetto all’azione che stiamo per compiere. L’uso delle parole e la postura che adotterai nel scegliere la tua T-CUP potrebbero fare un’enorme differenza tra vincere e perdere.

Infatti non è vero, secondo Alred, che la routine pre-shot è quella che mette il pensiero in modalità “pronto”.

La formula T-CUP è il metodo con cui puoi coinvolgere pienamente la mente cosciente con pensieri di processo specifici e precisi e rimuovere inutili e distruttivi pensieri legati al risultato. 

Lo scopo è di far entrare il giocatore in stato di flow. 

Ripensando al quarto giro di Francesco Molinari a The Masters 2018, era del tutto evidente il flusso che lo portò a giocare le prime 14 buche. Infatti, nonostante il colpo perso alla 12, alla 13 mette a segno il birdie che lo riporta a condurre il giro insieme a Tiger Woods (ti lascio il link per rivedere questi momenti). Il giocatore riesce.a rimanere agganciato al processo della sua T-CUP. 

Alla 15 succede l’inaspettato: la palla colpisce una pigna e cade in centro lago. Doppio bogey per Molinari. Qual’è stata la differenza in questo caso? A mio parere, questo evento straordinario l’ha portato fuori dal flow e, una volta uscito, non è riuscito a rientrarci.

Nonostante le ore di allenamento mentale, forse non ha trovato un nuovo adattamento della sua T-CUP. Infatti, secondo Alred, la T-CUP cresce e si evolve con te, man mano che la utilizzi. Si affina e si modifica fino a diventare una frase breve, composta da due o tre parole, che variano al variare delle tue condizioni di gioco.

Le parole con cui riempirai la tua tazza, sono di importanza fondamentale.

Dopo aver selezionato i pensieri positivi, come ad esempio “mi sento in ottima forma”, “domino”, “so che posso farcela, mi sono allenato duramente”, e aver imparato ad allottare quelli negativi, come ad esempio “devo ricordarmi di tenere il polso in quel modo” (pensiero tecnico) “non devo sbagliare”, “non voglio rovinare tutto”, il tuo pensiero conscio si fisserà sul processo che ti porterà a raggiungere l’obiettivo.

Quindi dentro alla cup metterai frasi del tipo “vedo il bersaglio”, “concentrati sul ritmo”.

Tutto il resto, postura, swing, movimento corretto del corpo, postura dominante, spostamento del peso, velocità del bastone, entrata in modalità inconscio e ti porterà ad una perfetta esecuzione del colpo.

Starà a te adattarla al momento, scegliere le parole giuste per quella giornata, perché come sempre, queste hanno il potere di cambiare la tua realtà.


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