Che Ryder Cup sarà senza Phil Mickelson?

Che Ryder Cup sarà senza Phil Mickelson?

E’ il pomeriggio di venerdì 22 Settembre 1995.

Sull’East Course dell’Oak Hill Country Club di Rochester (Stato di New York) si disputano le 4 palle pomeridiane della prima giornata della 31ma edizione dei Ryder Cup Matches.

Nell’ultimo incontro il Capitano del Team USA, Lanny Wadkins, schiera al fianco del veterano Corey Pavin (alla sua terza Ryder Cup) un giovane rookie californiano di 25 anni, tale Phil Mickelson.

I loro avversari sono Bernhard Langer (super veterano) e Per-Ulrik Johansson (rookie e compagno di college di Mickelson).

Gli statunitensi si impongono con un secco 6&4, ed il golf mondiale conosce il talento del mancino di San Diego.

Da allora Phil non ha mai mancato l’appuntamento con l’evento golfistico a squadre più importante del mondo.

Dodici edizioni di fila.

Fino ad oggi, dato che, come tutti sappiamo, lui non sarà sul tee di partenza a Whistling Straits.

Lascerà i bastoni in macchina, prenderà in mano un walkie talkie e salirà sul cart per svolgere il suo ruolo di vice capitano, rispondendo alla chiamata di Steve Stricker.

E’ il giocatore in attività con le statistiche più rilevanti in Ryder Cup.

Ha disputato in totale 47 matches, giocando con 58 (!) compagni diversi.

Purtroppo per lui, le sue partecipazioni hanno coinciso con una lunga striscia positiva del Team Europe.

Ha vinto solo tre volte la Coppa.

Al Team USA ha portato complessivamente 18 punti.

Ha raccolto 22 sconfitte, di cui sei nei singoli (purtroppo per lui é il record negativo tra gli statunitensi, ma è comprensibile, dato il numero di matches disputati).

Per poter produrre le statistiche bisogna partecipare, e per partecipare per 12 volte ai Ryder Cup Matches Phil ha mostrato una longevità golfistica unica.

Che risulta ancor più evidente analizzando l’età dei partecipanti alla 43ma edizione.

L’ultima volta che fu disputata una Ryder Cup senza di lui, tre membri del Team del Capitano Stricker non erano ancora nati (Scheffler, Morikawa e Schauffele).

Dustin Johnson aveva nove anni, ed altri quattro ne avevano meno di uno.

Rory McIlroy aveva quattro anni, mentre Jon Rahm e Viktor Hovland erano ancora in fase di progettazione.

Non so se vedrò ancora Phil Mickelson con i bastoni in mano ad una Ryder Cup.

Però porterò con me il ricordo di averlo visto nel suo ultimo match, il singolo disputato contro Chicco Molinari al Golf National.

P.S. stavo seguendo il match insieme ad un noto commentatore di Golf TV, che mi ha chiesto di mantenere l’anonimato.

 


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