Il Senato statunitense persevera: mandato di comparizione per il Fondo Sovrano saudita
Richard Blumenthal, presidente della SubCommissione Peramanente di Inchiesta del Senato americano, é noto per essere uno dei più fermi oppositori dell’Arabia Saudita.
Devo dire che il senatore sta dimostrando appieno di meritarsi tale fama.
Da quando la Commissione ha messo nel mirino l’accordo tra i Tours, Blumentahl non ha ceduto neanche di un millimetro rispetto alle richieste avanzate a PIF e PGA Tour.
Le attenzioni e le preoccupazioni della Commissione sono, chiaramente, maggiormente indirizzate al PIF, il Fondo Sovrano saudita, reputato il deus-ex-machina dell’accordo quadro, alla luce dell’ingente investimento previsto (1 miliardo di $).
Orbene, i ripetuti dinieghi sia di Greg Norman che di Yasir Al-Rumayyan a presentarsi alle audizioni per cui erano stati convocati, ha spinto la Commissione a formalizzare un mandato di comparizione nei confronti del PIF.
Il che si traduce, in pratica, in un provvedimento ufficiale (il subpoena é vincolante e la mancata osservanza comporta una sanzione, NDR) nei confronti del suo rappresentante, il Governatore Al-Rumayyan.
La motivazione di tale determinazione si trova nelle parole di Blumenthal, quando diede l’annuncio dell’inchiesta:
“Il nostro obiettivo é di svelare le circostanze ed i dettagli dell’accordo tra il PGA Tour ed il Fondo Sovrano saudita”
“Vogliamo scoprire che cosa rappresenta la scalata dei sauditi per il futuro di una delle istituzioni americane più amate e per l’interesse nazionale”
“Gli Americani meritano di sapere come sarà strutturata la nuova entità e chi avrà il controllo di essa”
“I principali protagonisti dell’accordo sono nella posizione migliore per fornire tali informazioni, e sono pertanto debitori del Congresso – e del popolo Americano – delle risposte che andranno fornite in una pubblica udienza”.
Credo che la vicenda sia ben lungi dalla sua conclusione.
Restate sintonizzati.
