Le porte della Presidents Cup si chiudono per i giocatori LIV Golf

Le porte della Presidents Cup si chiudono per i giocatori LIV Golf

Archiviata la Ryder Cup, l’attenzione si sposta all’altra grande competizione a squadre, la Presidents Cup, che si terrà l’anno prossimo, dal 24 al 29 settembre, sul percorso del Royal Montreal Golf Club.

I Capitani, JIm Furyk per gli Stati Uniti e Mike Weir per gli Internationals, sono già al lavoro per definire le due formazioni.

Nello svolgimento del loro incarico, Furyk e Weir dovranno tenere conto dei nuovi criteri di qualificazione, resi pubblici nei giorni scorsi.

Tali criteri ricalcano sostanzialmente quelli adottati per la Ryder di quest’anno da ambo le parti, con alcune differenze.

Sei giocatori per parte arriveranno dalle qualifiche automatiche: quella degli USA si basa su di una classifica ponderata dei punti FedEx realizzati nel periodo 1 gennaio 2023 – 25 agosto 2024, mentre quella degli Internationals si basa sui punti dell’OWGR realizzati alla data del 26 agosto 2024.

A questo punto entreranno in gioco i sei picks a disposizione di ciascun Capitano, che dovranno tuttavia rispettare una nuova regola generale (applicata anche ai giocatori che arriveranno dalle qualifiche automatiche).

I giocatori, tutti i giocatori, per prendere parte alla Presidents Cup devono avere i requisiti per prendere parte ai tornei sanctioned dal PGA Tour.

Ciò significa che, allo stato attuale, le porte della Presidents Cup sono chiuse per i giocatori della LIV Golf.

Il “rientro nei ranghi” di coloro che hanno dato le dimissioni dal PGA Tour é oggetto dell’attività di una task force che opera nell’ambito dell’accordo quadro che, come sappiamo, stenta a decollare.

Similmente, é ancora vigente la sospensione dal Tour per tutti coloro che hanno firmato con la Lega saudita.

Si avverano così i timori che Mike Weir aveva espresso verso la metà dello scorso settembre.

Il campione Masters del 2003 dovrà fare a meno, come accadde al suo predecessore Trevor Immelman, di giocatori che in una competizione del genere possono essere determinanti: Cameron Smith, Marc Leishman, Abraham Ancer…

Questa distensione che fatica a distendersi é alquanto strana.

Rischia di minare le basi dell’accordo quadro sottoscritto nello scorso mese di giugno, e con esse la credibilità stessa dei tre Tours.


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