Zach Johnson punta sull’Open d’Italia
Attenzione.
Il senso della frase non é quello che sembra.
Il Capitano statunitense non ambisce alla vittoria del nostro Open, ha una visione più ampia.
Nei suoi progetti, il torneo che si disputerà al Marco Simone Golf & Country Club dal 4 al 7 maggio dell’anno prossimo dovrebbe essere la chiave di volta per mettere fine ai 30 anni di dominio del Team Europe sul suolo amico.
Già, perché per trovare l’ultima affermazione del Team USA fuori casa dobbiamo risalire al 1993.
Dal 24 al 26 settembre di quell’anno le due squadre si affrontarono sul percorso di The Belfry nel Warwickshire, e la squadra statunitense guidata da Tom Watson prevalse su quella europea capitanata da Bernard Gallacher per 15 a 13.
Zach Johnson si augura di riuscire a far disputare l’Open d’Italia al maggior numero possibile di giocatori “papabili” (mai termine fu più adatto) per fare parte del Team USA che scenderà in campo al Marco Simone.
Data la densità del calendario del PGA Tour, per molti loro questa sarà l’unica occasione concreta per provare il percorso che da lì a poco ospiterà la 44ma edizione della Ryder Cup.
Johnson fu uno dei vice di Jim Furyk a Parigi, dove gli americani furono pesantemente sconfitti anche perchè, a giudizio di molti, trascurarono la studio del percorso.
Il Capitano statunitense in carica non vuole ripetere questo errore.
“Ho alcuni progetti, ma non ne sono ancora sicuro. Spero di poterli consolidare il prima possibile”ha dichiarato Johnson durante la ricognizione del percorso avvenuta in occasione dell’evento celebrativo Year to go !
Il Capitano del Team USA ha dichiarato che il campo é molto diverso visto dal vivo, rispetto a quanto si vede nei video o nelle foto.
E questa é una delle ragioni per cui desidera che i suoi giocatori visitino il campo di persona prima della Ryder.
Mentre gli americani preparano il lavoro sul campo, il Capitano del Team Europe ed i suoi vice sono in attesa dell’udienza che deciderà il destino dei giocatori europei che hanno aderito alla LIV Golf.
A meno che non succeda qualcosa prima.
