Alla Tanfoglio: dalla Russia con amore (per il golf)

Come ho scritto nell’articolo della settimana scorsa, uno degli aspetti che amo di più del golf è che se anche giochi male, ti rimarrà comunque qualcosa di bello nei ricordi.

Oggi vi voglio parlare di una golfista che da poco si è affacciata nel mondo dell’Edga Tour, il tour europei dei golfisti con disabilità: Alla Tanfoglio del Golf Bogliaco.

Nella seconda giornata di gara della President Cup al Royal Park I Roveri Alla ed io abbiamo giocato assieme, con noi la lettone Indra Valande. Un trio tutto al femminile, come – per fortuna – si sta vedendo sempre più spesso nel nostro tour. Alla President Cup erano presenti otto donne, un risultato niente male, anche se la strada è ancora lunga.

Alla Tanfoglio durante la seconda giornata ha giocato veramente bene, un grande punteggio che le è valso la medaglia di bronzo. Brava!

La storia di Alla è un po’ come un romanzo. Nata in Russia ed è stata adottata da una famiglia italiana all’età di sette anni. Mi racconta: ‘Quando i miei genitori si rivolsero alla struttura dov’ero, in Russia, venne loro consegnato un foglio con la lunga lista dei miei problemi di salute. Avrebbero potuto lasciarmi lì, ed invece mi adottarono ugualmente, nonostante tutto. Fu amore a prima vista. Da quel momento ho dimenticato la mia vita in Russia, ed ho iniziato la mia nuova vita in Italia.

L’unica cosa che mi resta del mio passato è il nome, Alla”.

Alla è affetta da artrite reumatoide, che le ha causato la cecità di un occhio, oltre che difficoltà nelle articolazioni. Una patologia che richiede cure continue, a volte anche invasive.

‘Nonostante l’artrite reumatoide, sono sempre stata una grande amante dello sport. Prima praticavo il triathlon, corsa, bicicletta e nuoto. È stato il covid che mi ha ‘tagliato le gambe’: sono stata contagiata per due volte, ed ancora oggi ne porto le conseguenze. Non riesco più a praticare gli sport ‘di fatica’, non ho più il fiato. È per questo che ho deciso di provare il golf, e me ne sono innamorata. Mi piace soprattutto anche l’atmosfera di queste gare, la possibilità di stringere amicizie con persone di ogni parte d’Europa, e magari darsi appuntamento chissà, al prossimo open in Francia o Repubblica Ceca’. Davvero non me l’aspettavo’.

Qual è il tuo sogno?

‘Il mio sogno è quello di riuscire ad entrare nella Nazionale Paralimpica. Ah sì, ce l’ho proprio nel cuore!’

Ed io te l’auguro veramente tanto!

Grazie Alla, è stato davvero un piacere giocare e chiacchierare con te. Alla prossima!


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