Ho giocato a Yas Links

Ieri ho finalmente avuto la fortuna di poter giocare a Yas Links.

Nel caso non lo sapessi, questo percorso non solo ha ospitato l’ultimissima edizione del HSBC Abu Dhabi Championship vinto da Thomas Pieters, ma è anche nella top 50 dei campi più belli al mondo secondo Golf Digest.

L’ultima informazione l’ho scoperta alla buca 9 quando sono arrivato sul tee e mi sono trovato davanti questo par 3 a bordo mare.

Magnifico.

Ammetto che con il vento da sinistra verso destra, l’acqua era molto vicina!

Come suggerisce il nome del campo, questo tracciato è un links.

E’ situato a Yas Island, un’isola nell’area di Abu Dhabi ed a 500 metri dal circuito della Formula 1 dove poco più di un mese fa ho assistito alla battaglia per il mondiale tra Hamilton e Verrstappen.

Quello che letteralmente mi ha lasciato impressionato dal campo è stata l’atmosfera da links.

Abituato al Desert Golf, ritrovarmi a dover tirare il primo colpo dal tee con erba alta a destra ed a sinistra oppure il mare non è stato facile.

Per non parlare dei green. 

Sono enormi e pieni di pendenze. 

Talmente tante che ieri mentre ero in doccia dopo il giro avevo ancora il mal di testa! 

Dopo aver completato le 18 buche a Yas Links, mi sono reso conto del perché due settimane fa i risultati durante la gara del DP World Tour siano stati così alti.

Il vento è sempre presente ed è quasi sempre trasversale, rendendo molto difficile il giudizio del ferro ed anche la strategia del colpo stesso.

Tante volte mi sono trovato indeciso se tirare dei colpi a contrastare il vento oppure a prenderlo.

Nell’indecisione io consiglio sempre di appoggiarsi al vento e lasciare che faccia lui il lavoro.

Ovviamente la palla avrà meno spin e giudicare il rotolo sarà più complicato, però si riduce sensibilmente la probabilità di fare disastri.

I colpi a contrastare il vento personalmente  li tiro solamente quando me li “sento”.

Il lato positivo è che grazie all’effetto contrario al vento, la traiettoria del colpo risulterà più neutra e con più spin, permettendoti di fermare la palla in green in poco spazio. 

Il lato negativo d’altro canto è che se non dovesse uscire il “contrasto”, la palla finirà almeno una decina di metri più lunga del previsto e decisamente sottovento; aprendo così le porte ad un probabile bogey.

Le condizioni del campo erano impeccabili!

I fairway sembravano dei tappeti e di una consistenza perfetta infatti quando prendevo il fairway facevo delle distanze incredibili.

Purtroppo per me ieri non ho preso molti fairway perché non conoscendo il campo troppe volte ho peccato di strategia.

Il verdetto su questo campo è che merita assolutamente di essere nella top 50 al mondo poichè a questo percorso non manca nulla.

Oltre ad una clubhouse stupenda le “facilities” sono da lasciare la bocca aperta, specialmente l’area approcci.

Una zona lunga all’incirca 100 metri con al suo interno ben due green con la stessa consistenza e velocità del campo.

Un parco giochi.

Yas Links è stata decisamente una sorpresa e spero tornare a giocarci presto con la speranza di riuscire a batterlo.

Ieri ho preso una bella batosta! 


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