La retromarcia pragmatica di Meghan MacLaren

La neozelandese Lydia Ko ha appena incassato il ricco assegno che ha meritatamente guadagnato al  Saudi Ladies International, Anna Nordqvist non indossa più il cappellino Aramco, ma c’è un’altra novità che chi segue il LET avrà certamente notato: la partecipazione dell’inglese Meghan MacLaren.

Tre anni fa Meghan MacLaren dichiarò di non voler giocare in Arabia Saudita perché non si adattava ai suoi valori, denunciando le gravi limitazioni dei diritti delle donne ancora presenti nel paese.

La presenza del denaro saudita nel golf femminile ha continuato a crescere in questi ultimi due anni, ed anche il pensiero di MacLaren è cambiato.

“Ad un certo punto devi riconciliarti.” ha dichiarato MacLaren, “Da una parte c’è il mio spirito di competizione, il mio essere giocatrice professionista, e dall’altra c’è la mia vita con le sue battaglie. Puoi avere voce fino ad un certo punto. Diventare una giocatrice più forte e più riconoscibile potrà fare in modo che la mia voce su certi argomenti sia più forte”.

La cruda verità è che, allo stato attuale delle cose, astenersi dal giocare gli eventi sostenuti dai sauditi rende molto difficile il mantenere la carta per il LET.

“Alla fin dei conti, il denaro è potere” prosegue MacLaren, “Viviamo in un mondo dove questa è la verità, non si può ignorarla. E’ il modo in cui scegli di utilizzare i tuoi soldi che dice chi sei veramente. Per alcune persone è molto più semplice non fare domande e far finta di non vedere. Linee rosse e conflitti d’interesse sono dappertutto. Quando prendo una decisione, considero sempre anche questi aspetti, anche se so che non tutti lo fanno”.

Nell’ambito del golf femminile l’arrivo del denaro saudita, la novità dell’Aramco Team Series (molto vicina ad essere una LIV Golf al femminile) non ha poi suscitato tutte le proteste che invece interessano tuttora il golf maschile (di questo argomento l’esperto è l’amico Stefano Mora).

A questo proposito Meghan MacLaren prosegue: “La copertura mediatica del golf femminile è certamente molto inferiore a quella maschile, e di conseguenza anche le critiche non sono allo stesso livello. Sono sempre convinta che guardare, rendersi conto delle cose, sia sempre meglio che far finta di niente.

I singoli individui avranno sempre possibilità limitate di cambiare il mondo. Il mezzo migliore per fare sentire la mia voce è quello di diventare una golfista più forte… spero che possa servire a migliorare le cose, almeno nel lungo periodo. Questo sarà sempre il mio obiettivo”.

L’ultima vittoria sul LET di Meghan MacLaren è all’Australian Women’s Classic dello scorso anno. Al Saudi Ladies International invece non ha passato il taglio.

Vi ricordo che tutte le giornate del Saudi Ladies International sono disponibili gratuitamente sul canale ufficiale YouTube del Ladies European Tour.


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