Un missile sul terzo giro del Sony Open !

Un missile sul terzo giro del Sony Open!

Honolulu, 13 gennaio 2018

Charles Howell III sta facendo colazione nel suo hotel quando il  brusio degli ospiti del ristorante al Kahala aumenta improvvisamente.

Lo sguardo va immediatamente su telefoni. Il messaggio, ricevuto da tutti, è molto chiaro.

MINACCIA DI MISSILE BALISTICO IN ARRIVO SULLE HAWAII. CERCARE UN RIPARO IMMEDIATO. QUESTA NON È UN’ESERCITAZIONE.

“Tutti gli allarmi sono apparsi allo stesso tempo,” ha detto Howell, “catalizzando l’attenzione di tutti.

Non sapevo cosa fare. Ci guardavamo tutti a vicenda.

E’ il mondo in cui viviamo ora. La tua vita può cambiare in un secondo”.

Il messaggio d’allarme si è rivelato poi un errore. Il portavoce della Hawaii House, Scott Saiki ha detto che qualcuno ha premuto il pulsante sbagliato, mandando un allarme agli utenti dei cellulari su tutte le isole avvertendoli di un imminente attacco missilistico.

Cindy Mcmillan, la portavoce del governatore David Ige, ha detto alla Associated Press dell’errore umano, ma non aveva ulteriori dettagli.

Ige si è poi scusato per il ‘dolore e la confusione’ causati dal falso allarme e ha promesso di valutare il sistema di test per garantire che tale errore, in futuro,  non avrebbe mai dovuto ripetersi.

La paura è durata 10 minuti, o poco più, a seconda della fonte di informazione.

Un tweet che si trattava di un falso allarme di Tulsi Gabbard, allora rappresentante  USA alle Hawaii, ha fatto il giro rapidamente. 

Tony Finau appena venuto a conoscenza del falso allarme ha tirato un sospiro di sollievo.

Ma la cosa è durata a sufficienza per creare un inizio inquietante nel terzo giro del Sony Open.

Quando l’Agenzia di Emergenza delle Hawaii ha twittato che non c’era nessuna minaccia missilistica, J.J. Spaun ha risposto su Twitter:

“ Mi trovo in un seminterrato sotto un hotel. Quasi nessun servizio. Potete trasmettere la conferma del messaggio in radio o in  TV?”

John Peterson nel team dei leader del sabato a tre colpi dal primo tre colpi fuori dal primo era in viaggio con la moglie, i genitori e il figlio di 3 mesi.

“Siamo nella vasca da bagno con mia moglie, il bambino e i suoceri. Coperti dai materassi. Ti prego, Signore, fa’ che questo missile non sia reale”, ha twittato Peterson.

L’allarme è scattato poco dopo le 8 del mattino ed il Waialae Country Club era in gran parte vuoto perché il primo tee time era previsto alle 11:05 a.m. 

Candice Kraughto, che gestisce le operazioni stampa per il torneo, si è precipitata nel media center con la notizia e ha chiesto a tutti di evacuare.

Per la maggior parte degli altri, la reazione è stata la stessa. E’ reale? E se lo è, dove si cerca riparo da un missile balistico su un’isola?

L’Australiano Leishman non ha ricevuto il messaggio sul telefonino al contrario della moglie. Si sono diretti subito nel seminterrato dell’ hotel.

“E’ una sensazione strana,” ha detto. “Mi sono passati per la testa i pensieri più disparati.

Poi qualche abbraccio in più ai bambini. Non era panico. Tanto non puoi vederlo arrivare e schivarlo…”

Non c’era niente da vedere, anche per Justin Thomas e Russell Knox.

Knox, scozzese di nascita, ha detto che sua moglie stava camminando sulla spiaggia quando lo ha chiamato e gli ha detto di guardare le notizie. Ma non c’era nulla .

“Sono uscito sul balcone aspettandomi di vedere un missile volare verso Waikiki,” ha detto.

“Non pensi mai che possa succedere veramente. Ma il mio battito cardiaco è un po’ aumentato.”

Justin Thomas, è stato svegliato da un messaggio di Tom Lovelady che gli chiedeva se la minaccia missilistica fosse reale.

“Erano fuori di testa,” ha continuato Thomas. “Ho acceso la TV, ma niente.

Ho guardato online e ho pensato, “Non può essere vero. Meglio ascoltare un po’ di musica, anche perché non ci sarebbe stato nulla da fare con un missile. Ma proprio quando l’ho pensato, tanti flash mi sono passati nella mente. È la prima volta, credo, che la mia vita è passata davanti ai miei occhi. Non è stato piacevole.”

Colt Knost era a Waikiki Beach e non sapeva nè dove andare nè cosa fare.

“Sono sceso giù all’ingresso trovando tutti nel panico,” ha detto. Tutti correvano dicendo, “Cosa facciamo?” E’ stato folle. Chissà se fossimo stati sul campo.”

Ha inviato un messaggio a un dirigente del PGA Tour e gli è stato detto che il tour stava controllando.

L’argentino Emiliano Grillo ha twittato un’immagine dell’avviso dalla sua camera d’albergo e ha scritto: “Mi sono appena svegliato qui alle Hawaii con questo bellissimo messaggio. Qualcuno può verificarlo ?”

Per fortuna ora è solo un brutto ricordo.

 


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