Paura dell’aereo=Atterraggio d’emergenza!

Questo Lunedì per me sarebbe dovuto essere la classica giornata di viaggio: sveglia alle 7.00, aereo per Amsterdam alle 10.50 e 9 buche di prova campo il tardo pomeriggio.

Ma qualcosa è andato storto.

Sono salito sull’aereo alle 10.30 come da programma e tutto pareva filare liscio. 

Se non lo dovessi sapere, io ho paura di volare. Per istinto, mi piace  sempre sapere che tipo di aereo prenderò e anche le condizioni meteo durante la tratta. 

So benissimo che non cambia assolutamente nulla sapere queste cose, però almeno mi preparo mentalmente al viaggio.

Il meteo era buono sia a Milano sia ad Amsterdam dunque ero tranquillo. 

Il velivolo invece era un Embraer. A me non piacciono gli Embraer; sono piccoli, rumorosi, con i sedili scomodi, ma soprattutto sono aerei molto vecchi.

Alle 10:45 inizia il rullaggio verso la pista di decollo. 

Quando stavamo  giusto per decollare, il comandante prende il microfono ed annuncia: “Purtroppo l’aereo ha un guasto al sistema di pressurizzazione perciò siamo costretti a tornare al dock per procedere alla riparazione”.

Ovviamente appena finito l’annuncio inizia il disagio generale tra i passeggeri: “Ma allora preferisco che cambino volo”, “oddio voglio scendere” etc etc.

Dopo quasi un’ora passata ad attendere che sistemassero il sistema di pressurizzazione, finalmente il comandante da il via libera per il decollo.

Al secondo tentativo finalmente riusciamo a partire.

Una volta in quota, all’altezza delle Alpi, inizio a sentire le orecchie tapparsi e stapparsi continuamente e contemporaneamente avverto che l’aereo andava particolarmente veloce per via delle eccessive vibrazioni in cabina.

Ho capito subito che c’era qualcosa di strano.

Superate la alpi il comandante è sceso bruscamente di quota e dopo pochi secondi l’annuncio: “Cabin crew prepare for landing”.

Mi sono detto: ”o sono salito su un concorde oppure stiamo atterrando in un altro aeroporto”.

Ovviamente ci è stato comunicato che saremmo atterrati d’Emergenza  all’aeroporto di Zurigo poiché il sistema di pressurizzazione si era rotto nuovamente.

Ammetto che inaspettatamente sono stato tranquillissimo perchè l’idea che la falla fosse “solo” al sistema di pressurizzazione e non a qualche parte fisica dell’aereo mi ha fatto pensare: “Beh, almeno non cade!”

La morale è che sono atterrato a Zurigo alle 12.30 e sono dovuto rimanere in aeroporto fino al successivo volo per Amsterdam alle 17.30. Una volta atterrato alle 19.45 ho dovuto guidare un’ora e mezza arrivando in hotel alle 21.30.

Praticamente come se avessi preso un volo per New York, ma molto più stressante e decisamente più corto!

Come potrai immaginare non ho potuto fare prova campo.

Un viaggio del genere purtroppo fisicamente si fa sentire, infatti Martedì durante la prova campo ero molto affaticato, specialmente di schiena.

La fatica però non mi ha impedito di godermi il campo.

Questa settimana sto giocando al The Dutch: percorso che per anni ha ospitato il KLM Open.

Le condizioni sono fantastiche e senz’ombra di dubbio, questa è la gara più bella che io abbia giocato sino ad ora quest’anno. 

Si respira proprio aria di European Tour!

Nonostante qualche intoppo sono arrivato sano e salvo. Che inizi il divertimento!!


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