Il posto giusto nel golf

Il posto giusto nel golf. Molti golfisti, ma anche giocatori di tennis o di basket, hanno come obiettivo il raggiungimento della peak performance. 

Per vivere questa sensazione fantastica, nota anche come stato di flow, occorre avere obiettivi chiari, standard adeguati, feedback regolare e oggettivo, concentrazione assoluta, anche se rilassata, successi graduali e la sensazione che stai migliorando le tue capacità per raggiungere livelli più elevati.

Quando entri nella zona, hai la sensazione di fare le cose al tuo massimo. Lo spiega perfettamente, Csikszentmihalyi, inventore del flow

I momenti migliori di solito si verificano se il corpo e la mente di una persona sono spinti ai loro limiti nello sforzo volontario di realizzare qualcosa di difficile e per cui ne valga la pena – Csikszentmihalyi

Perdi la nozione del tempo, non senti la fatica, ti senti lucido e calmo, qualsiasi cosa accada hai la freddezza di fare la scelta migliore. Il tuo cervello sta producendo endorfine, la droga naturale della felicità, e questo ti fa sentire energico e felice.

Una annotazione riguardo al non sentire la fatica: nel momento della peak performance, il corpo utilizza solo i muscoli necessari a compiere il gesto atletico del momento. Per cui durante il tuo swing si attiveranno pochissimi muscoli, e questo ti farà risparmiare moltissime energie.

Durante il flow senti che la tua performance potrebbe durare “all’infinito”.

Per entrare in questo stato di grazia, è importante godere di buona autostima, rispetto di sé e orgoglio personale. Ma l’elemento in comune di qualunque persona vincente, si è scoperto essere la certezza di essere nel posto giusto, nel momento giusto, a fare qualcosa per cui si è preparati e che crea soddisfazione per il semplice fatto di poterla fare. 

Sei sicuro che se ti dicessero che anche vincendo un torneo sul PGA Tour non guadagneresti un solo euro, continueresti a giocare a golf? Risponditi sinceramente, perché come tutti, anche tu sei venuto al mondo con una missione, per fare qualcosa di speciale che solo tu sai fare. E finché non lo scopri e non ti dedichi completamente a questa cosa, non sarai pienamente appagato.

Inutile cercare la prestazione vincente se il tuo giocare a golf non crea gioia e divertimento per il semplice fatto di poterlo fare.

Il “perché” è il motore della performance.

Senza una forte motivazione, qualunque essa sia, purché sia importante per te, le tue prestazioni saranno sempre al di sotto delle tue abilità. 

Come fare a scoprirlo? Certo, ascoltare il tuo cuore sarebbe la modalità più semplice. Anche se mi rendo conto che oggi siamo tutti poco abituati ad ascoltarci, mentre viviamo una vita all’inseguimento dei like, quasi a credere che ci faranno felici.

Per riuscire ad ascoltarti meglio, ti lascio qualche domanda cui rispondere.

  1. Quale talento, abilità, capacità personale possiedi che sembra venirti naturale?
  2. Cose sei riuscito a fare in passato che per altri era difficile, mentre per te è stato un successo?
  3. Tra i 7 e i 14 anni, quale cosa facevi più volentieri?
  4. Quante volti guardi l’orologio o mentre stai facendo allenamento? 
  5. Quante volte guardi le notifiche dei social sul telefono mentre giochi a golf?

Ricorda che trovare il proprio posto può voler dire non accontentare un genitore, piuttosto che un istruttore o un insegnante. Quello che serve, una volta presa la decisione (ricordi l’importanza della decisione? Ti lascio il link al mio articolo) è l’azione.

Se anche scoprissi che il tuo posto è su un campo da golf, ma non avessi il coraggio di rinunciare a laurearti in una prestigiosa università per soddisfare le aspettative della famiglia, ti troveresti sempre e comunque nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Infatti, durante le lezioni penseresti al campo da golf, e in campo subiresti il senso di colpa di non essere a casa studiare  per il prossimo esame.

Allo stesso modo, se dietro alla ricerca del successo sportivo c’è la volontà di soddisfare aspettative altrui, difficilmente riuscirai a goderti il momento, pressato dall’ansia da prestazione, con buona probabilità di una performance scadente.

Ciò che conta è la coerenza tra pensiero e azione. La tua felicità sarà la gioia di chi davvero ti vuole bene.


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