Una gara speciale.

Una gara speciale. Ti sarà capitato o ti potrà succedere di giocare un torneo particolarmente importante. Può essere il caso delle qualifiche per lo US Open, piuttosto che la gara che ti permetterà di raggiungere il tanto ambito BG o anche solo una qualsiasi occasione che per te ha un’importanza particolare. Come affrontare questa giornata speciale?

Prima di tutto essendo un’occasione ambita ti sei informato da tempo e ne hai sicuramente davanti un bel po’ per prepararti. Questo significa che dovrai essere capace di organizzarti al meglio per sfruttare tutte le occasioni di miglioramento e di allenamento che ti si presentano. Puoi iniziare pianificando una serie di drill e di allenamenti specifici, cercando sempre di sfidarti in campo come in campo pratica, fissando degli obiettivi che siano un po’ sopra il tuo standard.

Questo da un lato aumenterà la tua concentrazione durante il lavoro, dall’altro ti darà la possibilità di allenare la tua mente allo stress del risultato. Si perché lo sappiamo tutti, quando vogliamo avere una Peak performance, accade spesso che proprio per l’ansia da prestazione facciamo il peggior giro di sempre.

Ti sfido a rispondere adesso ad alcune domande.

Pensando agli ultimi 6 giri di golf: 

  • quanti putt hai fatto?
  • quante volte hai fatto 3 putt?
  • quante volte hai preso il fairway?
  • quanti green in regulation?

Hai saputo rispondere con precisione a ciascuna domanda? O le tue risposte sono state accompagnate da un “circa” approssimativo? Inizia subito a mettere da parte tutto ciò che è approssimazione.

Non si vince “quasi imbucando”.

Se non hai ancora iniziato, prendi un quadernetto da portare sempre con te e segna data, tipo di allenamento e risultati, quindi annota ogni dettaglio del tuo giro con precisione e soprattutto con onestà.

Per intenderci, anche se usi il putt ma sei in avant green, non mettere un check su “green in regulation”. Allo stesso modo se sbagli il putt da 6 cm perché lo putti con “sufficienza” non è imbucato. Questi sono i dettagli che faranno la differenza. A fine giro, quando riguarderai il tuo score, ripensando a quel putt da 6 cm sbagliato, ti accorgerai di aver buttato via un colpo.

E’ un processo che ti porta ad aumentare la tua attenzione e il tuo impegno durante gli allenamenti, diventando consapevole di ciò che succede quando alla fine lo score non rappresenta le tue reali capacità.

Inizia sempre avendo ben chiaro dove ti trovi. Solo così sarai in grado di programmare un piano di azione per raggiungere il tuo obiettivo. Ti lascio il link dell’articolo in cui ti spiego come preparare al meglio il tuo piano d’azione.

Ogni giorno di allenamento fissa il tuo obiettivo in modo che sia sfidante, ma raggiungibile. Può esserti utile se hai un amico che sta facendo il tuo stesso percorso condividere i vostri risultati per motivarvi a vicenda a dare sempre il meglio. In questo caso la scelta migliore potrebbe ricadere non sul BF, con in quale sei talmente in confidenza che non ti preoccupi affatto di fare una brutta figura, ma qualcuno con cui il rapporto è meno stretto. Anche questo è allenamento alla pressione.

E’ arrivato il grande giorno. Hai fatto al meglio la preparazione, e ora si tratta “solo” di andare in campo. Hai fissato il tuo obiettivo e sai esattamente su cosa vuoi mettere la tua attenzione per raggiungere questo risultato.

Manca ancora qualcosa di fondamentale. La gratitudine. Non è scontato che tu quel giorno sia lì sul tee della 1, con la tua sacca colorata, i ferri scintillanti, e la voglia di far bene.

Ogni singola cosa che hai è un dono speciale, proprio come quella giornata. Apprezza tutto quello che hai intorno e ricordati sempre di sorridere in campo. Non esiste una buona performance senza la gioia di fare ciò per cui sei lì.

You are not the same persone you were when you started – Unknown


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