Ascolta il silenzio. Esistono tanti tipi di silenzio. Il più potente è sicuramente il silenzio interiore. Consiste nella capacità di fermare il flusso costante dei pensieri, delle idee e delle impressioni, che scorre nella mente.
In questo stato si entra nella purezza mentale, nell’assenza di giudizio, annullando qualsiasi volontà di controllare ciò che non possiamo. E sospendiamo il consumo di energia; perché le attività mentali sono estremamente dispendiose rispetto a quelle fisiche.
Importanti studi scientifici hanno dimostrato come la maggior parte del consumo energetico degli atleti professionisti dipenda non dal movimento.
Infatti l’8-15% è dovuto alla digestione, una percentuale ancora più elevata serve a mantenere i nostri organi funzionanti, e il valore più alto, circa il 20%, dal cervello.
Quando siamo in stato di meditazione, invece, il cervello utilizza meno di 1/3 del normale.
Digiunare dai pensieri, dalla necessità di capire, analizzare, definire, significa fermare l’attività mentale e osservare in silenzio, in assenza di giudizio.
Questa è l’essenza dello stato di flow, a cui si giunge giocando la propria partita interiore al meglio, silenziando il proprio ego, il Self 1, e lasciando che le cose accadano.
Uno studio effettuato presso la Duke University di Durham, in North Carolina, ha esaminato le reazioni dei cervelli di alcuni topolini sottoponendoli a quattro differenti stimoli uditivi: musica di Mozart, richiamo della prole, rumore bianco, e silenzio.
Tutti questi suoni hanno avuto effetti neurologici a breve termine, ma solo il silenzio ha avuto un impatto a lungo termine.
Lo studio ha dimostrato come due ore di silenzio al giorno sviluppino le cellule dell’ippocampo, area del cervello legata alla formazione della memoria, dell’apprendimento e delle emozioni.
Ti sarà certamente capitato di avere qualche intuizione in un momento in cui non stavi facendo nulla, magari eri sotto la doccia, o ti sei svegliato nel bel mezzo della notte e ti è balenata in testa un’idea. Le intuizioni arrivano sempre da momenti di silenzio interiore.
Intuire significa “guardare dentro”.
Immagino che leggendo questo “inno al silenzio” tu ti stia chiedendo perché te ne parlo, invece di darti qualche formula magica per raggiungere il flow.
La formula magica non esiste, mentre esiste il rumore nella testa, fatto da mille pensieri, pregiudizi, giudizi, paure, dubbi, domande che hanno come unico scopo quello di creare maggiore ansia.
Praticare il silenzio ti dà la possibilità di abbassare il rumore, e di guardarti dentro, trovando le risposte che stai cercando.
Tra i benefici che puoi ottenere praticando il silenzio, ci sono:
- migliore concentrazione
- aumento della creatività
- riduzione dello stress
- maggiore consapevolezza di te
- maggiore capacità di introspezione
- allenamento alla pazienza.
Alcuni consigli pratici per iniziare ad apprezzare il silenzio:
- non guardare il telefono per almeno 1 ora dal risveglio
- guidare tenendo la radio spenta
- non accendere la televisione se non c’è un programma che ti interessa
- disconnetterti dai dispositivi elettronici per qualche giorno durante l’anno
- praticare yoga, meditazione
- passeggiare nella natura in silenzio, senza alimentare i pensieri, ma lasciandoli andare.
Ti propongo una sfida. Per 7 giorni cerca il silenzio in 21 respiri, progressivamente sempre più lenti, profondi e naturali. Nei successivi 7 giorni, metti un timer di 7 minuti, durante i quali prendi confidenza con il tuo silenzio attraverso il respiro.
Focalizza la tua attenzione su tre aspetti: il silenzio, la profondità della respirazione e cerca di rimanere presente nella zona tra le sopracciglia il punto in mezzo agli occhi.
L’inizio della saggezza è il silenzio – Pitagora