Buonanotte!

Buonanotte! Riposa per rigenerarti e recuperare energie fisiche e mentali.

Il sonno svolge un ruolo fondamentale nell’apprendimento e nella memoria.

Durante il sonno, il cervello attraversa diverse fasi, ognuna delle quali ha uno specifico impatto sulla memoria e sull’apprendimento. 

Le onde cerebrali variano di intensità durante le varie fasi. In particolare le onde cerebrali Beta, tipiche dello stato di veglia, lasciano spazio, nella prima fase, alle Alpha.

La loro frequenza varia da 7 a 13 Hz. e in questa condizione la mente è calma, la coscienza è ancora vigile ma rilassata. Queste onde sono tipiche negli stati di rilassamento, nei primi approcci alla meditazione, in cui la mente è ricettiva e concentrata.

Quando dall’assopimento si entra nel sonno compaiono le onde Tetha, seconda fase, la cui frequenza varia dai 3 ai 7 Hz. Sono presenti anche in stati di meditazione profonda, o quando la mente è coinvolta in attività immaginative.

Nella terza fase si è completamente addormentati, e si presentano oltre alle onde Theta anche due componenti, i complessi K e i fusi del sonno.

I complessi K sono onde bifasiche che hanno un improvviso tracciato verso l’alto e verso il basso alla velocità di una variazione al minuto.

Sono definiti “il più grande evento nell’elettroencefalogramma di un uomo sano” e svolgono due funzioni: sopprimono l’eccitazione corticale e favoriscono il consolidamento della memoria.

Poi si entra nella quarta fase, e il sonno diventa ancora più profondo; si aggiungono le onde Delta, più lente e regolari con una frequenza che varia da 0,1 a 3 Hz, che poi sostituiscono completamente le Theta.

A questo punto il corpo è completamente rilassato.

Si entra poi in nella quinta fase, in cui il sonno si rialleggerisce, le onde cerebrali cambiano e ricompaiono le Theta, i complessi K e i fusi del secondo stadio.

Si sta per entrare in una nuova fase, quella REM, durante la quale si sogna e si accede al subconscio attivo.

E il ciclo, che dura circa 90 minuti, si ripete per 4-6 volte. 

Tutto questo processo influisce sul cervello in vari modi per agevolarne l’apprendimento.

In particolare, è utile per:

– consolidare la memoria: le nuove esperienze e le informazioni vengono trasferite dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine;

– rinforzare le connessioni sinaptiche per stabilire nuove informazioni e integrarle con quelle esistenti. Questo processo è essenziale per la formazione di nuove abilità e la memorizzazione di nuove conoscenze;

– eliminare le informazioni non necessarie per mantenere una mente più focalizzata ed efficiente;

– accedere alla risoluzione creativa dei problemi: durante le fasi REM del sonno, il cervello è attivo in modo simile a quando si è svegli, e questo può portare a nuove idee e soluzioni creative;

– regolare l’umore e lo stress: un sonno insufficiente può influire negativamente sulla capacità di apprendimento e sulla memoria, oltre a compromettere la salute mentale in generale.

Il sonno è quindi ristoratore per il corpo, ma anche e soprattutto per la mente.

Il tuo cervello non ha bisogno solo di lunghe ore di risposo, ma anche di vari momenti di relax durante la giornata.

Non importa infatti citare alcuno studio scientifico per sapere come sia impossibile mantenere la concentrazione elevata per un’intera giornata, senza alcuno stop.

Non sottovalutare quindi la necessità di fare una pausa durante lo studio, il lavoro, o l’allenamento, nella quale riattivare i neuroni anche attraverso qualche respirazione profonda, degli allungamenti delle braccia sopra la testa, stirando al massimo la colonna vertebrale verso l’alto, o ancora facendo qualche saltello sul posto.

Emotions are created by motions – Tony Robbins

Utilizza al meglio il tempo durante la tua giornata e assicurati di riposare almeno 8 ore la notte, cercando di andare a dormire sempre alla stessa ora.

In questo modo darai al tuo cervello la possibilità di sfruttare al meglio le sue capacità e di renderti più produttivo, attento e dinamico durante la giornata.

Per un sonno sereno, dedica gli ultimi 5 minuti prima di addormentarti al self-talk, parlandoti di ciò che hai fatto durante la giornata, di quanto sei soddisfatto o di quello che avresti voluto fare meglio, ringraziando per tutto ciò che hai e che sei, e inizia a preparare l’indomani.

Riposati ogni tanto: un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante – Ovidio

Buonanotte!


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