Cali di Attenzione Durante la Gara? Scopri cosa fare!

Ti è mai capitato di avere cali di attenzione durante la gara o l’allenamento ?

Nel sport ed in particolare nel golf, l’attenzione è una risorsa preziosa. 

Per gli atleti è necessario selezionare, fra le mille variabili, l’informazione corretta ed ignorare quelle superflue ai fini della prestazione. 

Un processo semplice?

Tutt’altro!

Importante?

Assolutamente!

È la chiave per raggiungere prestazioni ottimali, ma può anche essere la causa di cali improvvisi. 

Proprio per questo, per ogni atleta è importante comprendere come gestire l’attenzione durante la sua performance e come poterla allenare. 

In questo articolo, faremo chiarezza su cosa sia l’attenzione e ti fornirò strategie per migliorarla.

Spesso mi vengono poste queste domande:

“Capita che a volte perdo la concentrazione sui putt decisivi, hai qualche strategia?”

“Perché nelle seconde nove buche ho sempre cali di concentrazione?”

Credo sia utile fare un po’ di chiarezza.

Concentrazione e Attenzione sono sinonimi?

Comunemente i termini «concentrazione» e «attenzione» sono usati in modo intercambiabile, anche se la concentrazione riguarda solo un aspetto dell’attenzione.

La concentrazione, infatti, è il processo che entra in gioco dopo che abbiamo selezionato l’oggetto su cui vogliamo focalizzarci.

Quindi…

Cos’è l’attenzione?

È un processo cognitivo multicomponenziale che guida costantemente i nostri comportamenti.

Attraverso di essa riusciamo a mantenerci vigili e pronti, a selezionare le informazioni più rilevanti dall’ambiente in un dato momento e in relazione al nostro stato d’animo, a controllare quello che stiamo facendo anche per un certo periodo di tempo e a localizzare e distribuire le energie mentali (Jobs, 2003; Posner e Peterson, 1990)

Da questa definizione, puoi facilmente comprendere il motivo per cui in psicologia è solito parlare di processi attentivi. 

Esistono diversi tipi di attenzione, vi riporto quelli che sono utili alla prestazione:

 

  1. Attenzione selettiva: consente la selezione di un particolare stimolo e l’esecuzione di un attività singola.
  2. Attenzione spaziale: consente di selezionare un determinato stimolo nello spazio attraverso alcuni movimenti degli occhi e del capo.
  3. Attenzione divisa: consente di dividere l’attenzione per elaborare simultaneamente diversi stimoli.
  4. Attenzione sostenuta: consente di mantenere un adeguato livello Attentivo per tutta la durata dell’azione.

 

Diversi studi scientifici hanno dimostrato come per avere successo nello sport sia fondamentale essere abili nell’ uso consapevolmente delle risorse attentive (Bernier et al., 2009; Kaufman et al., 2009; Kee & Wang, 2008; Moen & Firing, 2015). 

Bisogna perciò allenarsi!

Allenare l’attenzione richiede fatica, motivazione e pratica costante, non è qualcosa che si ottiene solo attraverso la persuasione verbale.

In altre parole, non è urlando all’atleta di stare attenti che si risolve la situazione, e nemmeno pensare che ci si possa autoconvincere.

Ancora troppo spesso non viene data la giusta importanza all’allenamento sistematico a questi processi.

Per aiutare sia atleti che allenatori è importante che vengano creati programmi per incrementare le risorse attentive per atleti di qualsiasi livello.

Vi sono molti strumenti che gli psicologi utilizzano, tra questi troviamo: l’imagery, la visualizzazione, esercizi di dual task, routine, visualizzazione ecc.

L’atleta esperto è colui che ha sempre il controllo della situazione, che sa che deve fare, quando compierlo e nel migliore dei modi a lui consono. 

Cosa dici, iniziamo ad allenare l’attenzione ?

#samanthabernardi

#golfpsychology

www.golfpsychology.it


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