Fai un Pit Stop, allena le Affordances!

Fai un Pit Stop, allena le Affordances!

Cosa sono le affordances? 

Ma soprattutto, che relazione hanno con il golf?

Oggi ti voglio parlare di questo tema che ha stravolto la relazione tra percezione-azione, guadagnando popolarità anche nel mondo sportivo.

Per molto tempo, infatti, si è pensato che l’azione si generasse in modo indiretto come frutto di una rappresentazione mentale.

Ma il vento sta cambiando e da golfisti dobbiamo considerarlo.

Cosa significa affordances?

La parola “affordance” deriva dalla lingua inglese to afford che significa offrire. 

Il primo a parlarne fu lo psicologo James Gibson (1979) in riferimento alla qualità fisica di un oggetto che suggerisce alla persona le azioni appropriate per manipolarlo. 

Una sorta di invito all’uso, che ci arriva direttamente dall’oggetto.

Comprenderai già da ora che percezione e azione non sembrano due processi staccati, ma nascono insieme. 

“Il cervello che agisce è anche e innanzitutto un cervello che comprende” 

(Rizzolatti, 2006)

Esiste un legame preciso fra il sistema motorio e quello percettivo, come  evidenziato con la scoperta dei neuroni visuo-motori.

Tra questi, i neuroni canonici (meno popolari dei neuroni specchio) codificano le affordances di un oggetto, rispondendo alla sua osservazione con l’attivazione di tutta una serie atti motori possibili da effettuare con l’oggetto stesso.

Neuroni

L’azione è una proprietà che emerge dalla relazione esistente tra l’organismo e l’ambiente. 

Sono i dati che provengono dall’ambiente che ci suggeriscono cosa è meglio fare in un dato momento.

Golfisti sceglienti grazie alle affordances.

Prova a pensare ad un giro di 18 buche, ogni lie offre un ventaglio di possibilità di azione unico, sta a te riconoscerle e scegliere il tuo colpo.

Attenzione!

Tutto ciò però con avviene in modo neutro. 

Le relazioni tra l’atleta e il suo ambiente, e quindi le offerte, sono specifiche dell’individuo (Gibson, 1979) e vengono influenzate da aspetti soggettivi.

Tra questi aspetti si trova l’atmosfera psico-fisica vissuta dall’atleta durante la gara. 

Essa è in continuo mutamento e può influenzare in modo positivo o negativo le prestazioni e il riconoscimento delle proprie possibilità di azione.

Alcuni studi hanno osservato che golfisti immersi in un’atmosfera positiva giudicano puttabile la pallina ad una distanza superiore rispetto al loro standard (Ruud et al, 2018) e percepiscono una dimensione della buca maggiore (Witt et al., 2011).

Un grande giocatore vede autostrade dove altri solo sentieri”

Vujadin Boškov.

Percepire e selezionare le informazioni rilevanti per il raggiungimento dei propri scopi nella variabilità delle situazioni è un’aspetto che definisce l’atleta di successo.

Diventa qui importante allenare atleti sceglienti abili a conoscere e riconoscere le caratteristiche dell’ambiente, affinché possano  potenziare la loro capacità di saperle sfruttare in gara. 

Che dici alleniamo le affordances ?

#golfpsychology

Putt


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