Il golf alle Olimpiadi senza pubblico ma con tanto tifo

Il golf alle Olimpiadi senza pubblico ma con tanto tifo.

L’assenza del pubblico alle Olimpiadi é purtoppo una necessità che, tuttavia, snatura molto l’evento in sé, nato come celebrazione dello sport di fronte ai fans.

Il golf non sfugge alla regola, e vedere tutto quel vuoto lungo i fairways mentre i giocatori si giocano le medaglie fa un effetto strano.

Visto e considerato che nei tornei professionistici si sta tornando quasi alla normalità.

All’Open Championship c’era un limite quotidiano di 32.000 persone ammesse ad assistere all’evento (come sottolineato anche da McIlroy e Lowry).

Ora, il fatto che non ci sia il pubblico, non vuol dire che non ci sia tifo per i giocatori.

Tutti coloro che si trovano al Kasumigaseki Country Club per motivi connessi allo svolgimento del torneo danno il loro contributo ai giocatori impegnati.

Al tee shot iniziale di Hideki Matsuyama di sabato, a parte le decine di fotografi, almeno un centinaio di volontari erano allineati sulla buca alle spalle del tee per sostenere il beniamino della nazione.

Il messicano Carlos Ortiz é seguito da Gaby Lopez (proette messicana che parteciperà al torneo femminile) vestita di verde e dal di lei caddie, vestito in rosso.

Nel mare di bianco e blu, colori delle divise dei volontari, i due messicani sono ben visibili da loro compatriota (Ortiz e la Lopez sono amici) facendogli sentire che il paese é al suo fianco.

Anche il Team britannico é ben accompagnato.

Quando Tommy Fleetwood ha imbucato un difficile putt per il birdie alla 18, Nigel Edwards, il Team Manager, ha festeggiato con il fisioterapista del Team con un abbraccio da stadio.

In fondo in fondo Edwards, con le sue quattro Walker Cup disputate (sia da giocatore che da capitano), sa come caricare i suoi ragazzi.

Anche il Team Manager australiano segue da vicino i suoi giocatori, e stiamo parlando di Ian Baker Finch, Open Champion nel 1991.

 

In merito al suo ruolo, ha dichiarato:

“Assisto al tee shot di ogni giocatore e lo accompagno fino all’ultimo colpo, sto lì intorno”

“Non posso tirare i colpi per loro, ma sanno che se hanno bisogno, io sono lì vicino”

“Mi preoccupo di tutto ciò che consenta loro (ai giocatori, NDR) di essere in forma e di avere il morale alto”

“Comincio dall’assistenza sul campo per arrivare a far trovare loro una buona birra quando tornano nella loro stanza”

Un Team Manager che sa il fatto suo, che dite?


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