E’ tutta una questione di equilibrio

Nel golf si sa’, è tutta una questione di equilibrio!

Ma come sono riuscito ad ottenere questa agognata sensazione di fluidità e spensieratezza?

Come dice Pascoli, sono riuscito a rispolverare il fanciullino che è in me.

E’ decisamente stato più facile a dirsi che a farsi.

Da piccolo sono sempre stato molto istintivo nel mio golf: impugnavo il bastone, guardavo l’obiettivo e via; tiravo senza pensieri.

Non avevo in mente nulla se non l’immagine della mia palla in un determinato punto. 

A facilitare tutto questo c’era l’amore nei confronti di questo sport. 

Poter vagare da solo con la mia sacchetta per il fairway era una fuga dalla realtà.

Fuggivo dalla scuola, dai compagni, dalle relazioni ed il golf era la mia gabbia dorata.

Per quanto male potessi giocare, non esistevano giornate “no”.

Poi la passione negli anni si è trasformata in lavoro; da un lato la considero una fortuna e dall’altro una sfortuna.

Il lato positivo è che il mio sogno ha preso forma ed è diventato il mio futuro, mentre il negativo è che il golf ha smesso di essere uno sfogo diventando una priorità.

Dal momento in cui c’è stato questo “switch”, il famoso equilibrio che mi ero inconsciamente costruito negli anni, si è spezzato. In silenzio.

E’ andato via senza nemmeno lasciarmi un bigliettino ed io al posto che inseguirlo per strada ero in mansarda a cercare le luci di natale pensando che illuminando la porta di casa la situazione sarebbe migliorata.

Ci ho messo tanto tempo per rendermi conto che il golf si era preso tutto: i miei hobbie, le mie relazioni, i miei amici.

Passavo le mie giornate allenandomi morbosamente con l’intento di migliorare il mio swing focalizzandomi sul renderlo bello piuttosto che funzionale.

Come risultante ho perso il mio movimento, l’equilibrio e di conseguenza i risultati non sono arrivati.

Non so se te ne sei accorto, ma a luglio ho scritto un articolo sulla mia intenzione di giocare le qualifiche del Korn Ferry Tour

Mi ero già iscritto e vedevo queste qualifiche come la soluzione a tutti i miei problemi.

Avevo la convinzione che mettendo piede negli stati uniti, il mio golf sarebbe magicamente cambiato per il meglio.

Il Sergione una sera mi ha detto: “Miki, dobbiamo parlare”. 

Mi ha preso in disparte e mi ha chiesto: “Pensi realmente che queste qualifiche possano esserti utili? È un’annata in cui non stai giocando molto bene e sarebbe una grande spesa. Non ti sto proibendo di andarci, semplicemente pensaci”.

Ammetto che i giorni successivi alla chiacchierata sono stati complicati perché quelle semplici parole sono state un campanello d’allarme.

Mio padre non è mai intervenuto sulla mia carriera, mi ha sempre sostenuto in tutto.

Pure mio fratello ha avuto il coraggio di dirmi la sua: “ma al posto che fuggire dai problemi, non ti conviene stare qui e risolverli?”

Diversamente dal discorso di mio padre, con lui ho reagito un po’ stizzito, però alla fine devo riconoscere che aveva ragione.

Ho deciso di cancellarmi dalle q-school per rimettermi in ordine.

Per prima cosa ho deciso di iniziare a lavorare tecnicamente con il mio amico Giovanni Dassù, con il quale ho iniziato un lavoro in cui credo finalmente al 100%.

Pochi concetti, ma molto chiari e ripetibili.

Questo mi ha dato la libertà di poter diversificare i miei allenamenti dedicando più energie sul putt, approcci, ma soprattutto tanto campo.

E’ stata quella la svolta, il campo! 

Grazie a queste piccole conquiste in pratica, ho capito che avrei potuto dedicare del tempo anche a me stesso senza dover passare le giornate rinchiuso ad allenarmi.

Quindi ho ricominciato a leggere, uscire con gli amici e fare nuove conoscenze.

Sono tornato ad essere sereno, ma soprattutto un ragazzo di 25 anni!

Una ventata d’aria fresca che di punto in bianco mi ha fatto tornare a divertire ed essere più spensierato, specialmente in gara.

Sono tre mesi che sono tornato a svegliarmi ogni mattina entusiasta e grato di poter salire in macchina ed andare a lavorare per ciò che amo e sogno.

Questa volta però, mi sono accorto di come ho rispolverato il fanciullino ed il mio equilibrio:

Diversificando la mia vita.

È un peccato essere rientrato in forma alla fine dell’anno, ma non vedo l’ora di sfruttare quest’inverno per tornare nel 2022 più forte che mai. 


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