Cosa ho imparato durante The Masters week

Cosa ho imparato durante The Masters week. Quante cose sono successe durante la settimana del torneo di golf più prestigioso al mondo!

Ti racconto cosa mi porto a casa oltre la vista dei migliori giocatori di golf al mondo, il ritorno in campo del più grande di tutti i tempi, Tiger Woods, gli squarci di azalee fiorite che sembrano dipinte dalla mano esperta di qualche pittore e il clima di un ambiente che ha davvero qualcosa di unico e speciale. 

Prima cosa che mi è arrivata al cuore (beh, ormai l’hai capito che ho un passione per lui) è stata la forza mentale che ha permesso a Tiger Woods di giocare 72 buche al suo rientro dopo il grave infortunio del febbraio 2021.

Credo che tutti abbiano letto la sofferenza sul suo volto durante il terzo e ancora di più nel quarto giro. Al di là dello score, ha dimostrato ancora una volta di meritarsi il successo che ha, di avere una forza mentale tale da riuscire a combattere, nonostante il dolore, e portare a termine il torneo senza mai lamentarsi o cercare “compassione” da se stesso o dal pubblico.

Never give up… I fight each and every day. Each and every day presents its own different challenges for all of us. I wake up and start the fight all over again – Tiger Woods 

Passiamo a domenica mattina. Stando alle dichiarazioni del vincitore Scottie Scheffler, il risveglio è stato simile a quello dei comuni mortali: ansia da prestazione a mille, pianto a dirotto legato alla sensazione di non essere all’altezza del ruolo richiesto, nessuna consapevolezza circa il fatto di meritarsi di essere lì, rifiuto del ruolo di eroe che si stava dipingendo davanti a lui.

La differenza sta nel fatto che dopo pochi minuti di sconforto, il campione riprende possesso della sua mente, asciuga le lacrime, raddrizza la schiena, alza la testa ed entra in campo con la determinazione di chi, al contrario di pochi minuti prima, è perfettamente consapevole di essere all’altezza della situazione e, richiamando le proprie energie mentali, entra in stato di flow per compiere l’ultimo tragitto del suo “viaggio dell’eroe” e raggiungere l’Olimpo degli Dei.

La gioia, neanche a dirlo, è immensa, ma ciò su cui voglio mettere la tua attenzione è questa frase di Scottie a fine torneo

My identity isn’t a golf score. Like Meredith told me this morning, if you win this golf tournament, if you lose by ten shots, if you never win another golf tournament again, I’m still going to love you, you’re still going to be same persone – Scottie Scheffler

Solo quando riesci a fare tuo questo concetto, ad essere perfettamente in pace con te stesso, comunque vadano le cose in campo, allora sarai in grado di ottenere risultati straordinari.

Finché leghi il tuo valore di persona al risultato scritto sulla score card dell’ultimo torneo giocato, il tuo potenziale resterà sempre in parte inespresso.

Se ricordi, anche la settimana scorsa parlando di Tiger, solo quando si è sentito libero, è riuscito a giocare a golf come solo lui sapeva fare.

Essere libero significa non identificarsi nel proprio swing, nel gioco del golf, nel torneo del momento. Tu resti la stessa persona di sempre. E allora la domanda importate da farsi a questo punto forse è proprio questa.

Quanto pensi di valere come persona? Quali sono gli aspetti di te che vuoi cambiare?

Un grande cambiamento, a mio avviso, lo abbiamo visto in un altro campione che faticava davvero ad esprimere il suo gioco, Rory McIlroy.

Fino alla settimana scorsa ad ogni colpo era un lamento, uno scuotere la testa in segno di dissenso, con un sorrisetto sbeffeggiante nei confronti di se stesso.

Durante l’ultimo giro al The Masters 2022 abbiamo visto in campo il miglior Rory di sempre (e non solo, visto che ha fatto il record del campo!).

Il suo atteggiamento è stato completamente differente: la sua attenzione era sul singolo colpo, il suo body language completamente diverso, nessun accenno del sorrisetto dei giorni passati.

That’s the happiest I’ve ever been on a golf course – Rory McIlroy

Da un grande atteggiamento mentale, derivano grandi performance.

Per migliorare, cambiare, crescere, è importante ispirarsi alle persone giuste. Puoi guardare una gara di golf come l’Augusta Masters mettendo la tua attenzione solo sui colpi di golf, sulla meravigliosa club house, sui colori sfavillanti dei fiori del campo più bello del mondo, oppure imparare a leggere le situazioni che vivono gli atleti e sfruttare l’occasione per lavorare su di te come persona, ridimensionando le tue difficoltà, le tue paure, le tue aspettative, e prendere spunto per crearti una mentalità vincente.

Per ulteriori spunti, seguimi su Instagram @coachroby_  Linkedin e Twitter.


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