Un po’ di storia e di golf all’Alpino di Stresa

Nella settimana del BMW PGA Championship (dove partecipano per la compagine italiana i fratelli Molinari, Guido Migliozzi, Francesco Laporta, Andrea Pavan e Nino Bertasio) e nel periodo dell’Open d’Italia (si giocherà da giovedì 15 a domenica 18 settembre al Marco Simone Golf Club), non si può non trattare un club storico, il primo, in ordine cronologico, ad ospitare la più grande ed importante competizione golfistica del Bel Paese: l’Alpino di Stresa (nel lontano 1925).

Siamo in provincia di Verbania, in Piemonte, terra di laghi, boschi di conifere, aria frizzante e montagne che fanno da cornice ad un percorso naturalmente molto diverso dai moderni campi “da torneo” ma con un fascino e un’eleganza di altri tempi.

Praticamente il club sorge a picco sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, noto per essere una delle attrazioni turistiche principali, specialmente in estate e primavera, grazie ai suoi unici panorami, alle sue isole che nascondono giardini incantati e alle prelibatezze che qui si possono degustare.

Pian pianino noi golfisti ritorniamo, come una lenta transumanza leggermente anticipata, verso i nostri campi di provenienza, abbandonando le alte quote dei golf di montagna per fare rientro all’ovile e rimmergersi a capo fitto nella routine dei nostri week end, fatti di gare, chiacchiere con i compagni di partenza, lezioni alla mattina presto e pranzi in club house a fine giro.

Il Golf e la Club House

Lanciati i primi lavori nel 1924 grazie all’intervento dell’ Arch. Peter Gannon, è nel 1925 che Francesco Pasquali, Maestro di Valle Scure, si presenta su quella verde terrazza naturale tra Gignese e Vezzo per conoscere quella che sarà la sua creatura.
Alla sua vista non apparve certo quello che si può definire oggi un campo di Golf. E’ una sorta dì cross-course: il drenaggio non esiste ancora, solo 3 green sono pronti e le altre buche non sono in condizioni che permettono di giocare.

Nonostante tutto questo, Pasquali brucia le tappe. Il 7 giugno 1925 nei locali dell’ Hotel Regina di Stresa il Consiglio direttivo del Golf, delibera che l’inaugurazione del campo sia fatta in settembre e che una “Riunione di Gara di Campionato” abbia luogo tra il 21 e 27 settembre.

Il 28 giugno il Consiglio direttivo del Golf Alpino stabilisce di stanziare la somma di £ 3.000 per indire una gara di campionato “per Professionali” : nasce cosi il primo Open di Italia! Tre soli gli iscritti quell’anno : Pasquali, Jolly e Prette.

Ma veniamo a noi. Non è, come molti si aspettano dal nome, un campo particolarmente stretto e angusto. Anzi. Il percorso dell’Alpino si fa giocare più che bene e risulta amabile sia dai professionisti che da amatori. I suoi colori accesi, dati dal clima, lo rendono un piccolo gioiellino di questa zona così fortemente dedita al golf.

Nonostante le ‘sole’ 9 buche, l’Alpino si difende in maniera egregia. La Club House, inoltre, è perfettamente funzionale, presenta delle ampie sale in pieno stile ‘golfistico’ e un ristorante che utilizza sapori indimenticabili.

Ma cosa fare a Stresa?

Siamo, abbiamo detto, sui terrazzamenti appena sopra la sponda piemontese del Lago Maggiore, giusto a qualche km da Stresa.

  • Visitare le isole Borromee è un must naturalmente. L’arcipelago, composto dall’Isola Madre, l’Isola Bella, L’isola dei Pescatori, L’isolino di San Giovanni e lo scoglio della Malghera, racchiude i fasti della famiglia Borromeo che nel XIV secolo divenne proprietaria di queste terre.
    I famosi giardini dell’Isola Madre e dell’Isola Bella hanno ammaliato nei decenni frotte di turisti e nel 2019 l’arcipelago è stato inserito dal New York Times tra i 10 luoghi più affascinanti del mondo.
  • Il caratteristico Sentiero dei Castagni parte da Stresa e, attraverso un falsopiano a mezza costa  ricavato nelle mulattiere, vi porterà fino a Belgirate tra scorci sul Lago e atmosfere rurali.
  • Orta San Giulio merita la visita. Situato sul lago D’Orta è un paesino pittoresco e storico che si affaccia sull’Isola di San Giulio sulla quale si trova una delle basiliche più particolari della regione, ricostruita sulle fondamenta del IX secolo.
  • Il lungolago in bici, inoltre, è un grandissimo classico. In realtà, oltre al lungolago, esistono una serie di ciclabili che facilitano la visita dei dintorni del Lago Maggiore e dunque risulta particolarmente fruibile.
  • Anche visitare l’Eremo di Santa Caterina del Sasso potrebbe essere un’ottima idea. Situato sulla sponda lombarda, si trova a picco sulle acque cristalline e risale al XII secolo. I 3 edifici che compongono la struttura prevedono il convento meridionale, il conventino e la chiesa con la torre campanaria.

Golf Club Alpino

Indirizzo: Viale Golf Panorama, 48 Vezzo (VB), tel: 351.9003252, mail info@golfalpino.it
Servizi:
spogliatoi, deposito sacche, segreteria e Club dei Giovani, accogliente ristorante, caratterizzato da un’ampia vetrata affacciata sull’ultima buca e da un’eccellente cucina con piatti locali, putting green, pitching green e campo pratica.


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